CAGLIARI – “Mentre i sindacati proclamano lo stato di agitazione, Pigliaru continua a rimanere alla finestra e si disinteressa di una operazione illegittima e dannosa per 207 lavoratori e per l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta il silenzio di Pigliaru in relazione all’interrogazione dei primi di marzo relativa al procedimento avviato da Abbanoa per declassare e demansionare 207 lavoratori senza motivazione e senza avere atteso il controllo analogo di Egas. Controllo previsto dal quadro normativo e giurisprudenziale e dalla Convenzione di affidamento del servizio.
“In un clima di illegittimità, che potremmo definire “ambientale”, prosegue l’azione di Abbanoa volta alla modifica dell’organigramma aziendale in difetto del preventivo controllo analogo di Egas, peraltro previsto anche dalla Convenzione di affidamento del servizio idrico. Pigliaru osserva un religioso silenzio -denuncia l’ex sindaco di Alghero- nonostante la nostra interrogazione dei primi di marzo, disinteressandosi del decreto Madia che nella fattispecie prevede che l’elenco del personale eccedente deve essere trasmesso ad EGAS da parte delle società a controllo pubblico. E nonostante il Governo, impugnando davanti alla Corte Costituzionale la legge Egas del dicembre del 2017, abbia ribadito il principio giuridico secondo il quale i comuni attraverso Egas devono esercitare il cd. controllo analogo, cioè un controllo pari a quello esercitato sui propri servizi.” Il consigliere regionale di FI sottolinea ancora una volta che è un principio consacrato dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia, e applicato dall’Antitrust e dall’Anticorruzione.
“Il demansionamento è del tutto ingiustificato anche sotto il profilo finanziario -attacca Tedde-, posto che l’equilibrio economico di Abbanoa è stato garantito da Egas con l’aumento del costo dell’acqua deciso in sordina a fine anno dal Comitato d’Ambito a favore di Abbanoa. Aumento che teneva conto del costo corrente della forza lavoro. Un aumento superiore a quello del 2017, che andrà ad incidere negativamente sull’economia delle famiglie e delle imprese perché nel 2019 farà lievitare di oltre il 10% il prezzo della risorsa idrica rispetto al 2016. Non avendo ottenuto risposta alla nostra interrogazione nonostante la scadenza dei termini e l’importanza del tema, per l’ennesima volta chiediamo a Pigliaru che intervenga con urgenza per fare in modo che Egas eserciti il controllo dell’operazione di demansionamento del personale attraverso il doveroso esercizio del controllo analogo –chiude Tedde.”.
Nella foto l’onorevole Tedde
S.I.