ALGHERO – In attesa di una presa di posizione unitaria da parte della categoria, tramite il Consorzio Riviera del Corallo che rappresenta quasi la maggioranza degli operatori, continuano le polemiche sulla tassa di soggiono. O meglio sul turismo. Ma non per la sua applicazione. Quasi tutte le forze politiche paiono condividere questa imposta, ma non nel modo in cui l’amministrazione Bruno la sta applicando. “Nessuna emersione del nero, zero promozione turistica e città sporca come non mai”, dicono alcuni imprenditori che chiedono con forza una retro marcia del sindaco e soprattutto un intervento forte della categoria.
Sul tema c’è da registrare il commento del leader del Partito Democratico Enrico Daga. “Incredibile, questa amministrazione se le cerca: il gruppo di Forza Italia mette in evidenza concetti fin troppo chiari ed evidenziati da tutti coloro che hanno affrontato la questione con senso di responsabilità e fuori dalle ideologie. Il Pd in primis, anche in consiglio comunale. Però, mi chiedo cosa ci stiano a fare in consiglio, in maggioranza, forze politiche e singoli consiglieri che conoscono bene queste dinamiche e che mettono la faccia supinamente su scelte ingiustificabili”.
“Gente che si limita a mormorare di nascosto e che con questa inerzia consente di far prendere a schiaffi una categoria che andrebbe sostenuta, incoraggiata, aiutata, che rappresenta il motore dell’unica economia capace di trattenere lavoro in città. Io sono veramente sbalordito”. C’è poco da fare per una determinata classe politica, o meglio sociale, il turismo è solo una spina nel fianco che crea solo fastidi. Poco importa se senza questa “industria” il territorio, ovvero le famiglie, sarebbero più alla fame di quello che già sono.
Nella foto il segretario cittadino Salis, il consigliere Daga e il senatore Lai
S.I.