ALGHERO – “Oggi è iniziata la pulizia del lido di Alghero dalla posidonia spiaggiata che quest’anno è particolarmente abbondante. Mi auguro che l’Amministrazione comunale si accerti con tempestività che tutto proceda nel pieno rispetto delle prescrizioni”. E’ il presidente di Azione Alghero e vice-coordinatore regionale di Epi, Marco Di Gangi, che negli scorsi giorni ha segnalato sui social quello che è sotto gli occhi di tutti e ha fatto nascere diverse discussioni e domande sui lavori che si stanno attuando nel litorale di San Giovanni rispetto alla pulizia dalla posidonia spiaggiata.
“Pubblico infatti alcune foto – ha scritto Di Gangi – dalle quali si capisce che insieme alla posidonia prelevata dalla spiaggia e spostata nell’area di stoccaggio è presente una rilevante quantità di sabbia. In alcuni mucchi pare che la quantità della sabbia sia decisamente prevalente rispetto a quella della posidonia. Fatto questo estremamente preoccupante perché se confermato, basterebbe un sopralluogo per accertarsene, significherebbe che si sta privando l’arenile della sua componente principale: la sabbia”.
Ma non solo. Infatti pure l’utilizzo di grandi camion verdi dal peso oggettivamente superiore a quello usato in passato hanno fatto sorgere qualche interrogativo. Ma è l’assessore Selva a gettare acqua sul fuoco e chiarire la situazione. “La Regione non ha indicato alcun peso dei veicoli ma solo la differenza tra cingolati e gommati con questi ultimi che possono intervenire, come stiamo facendo – e ancora – del resto con questi mezzi più grandi riusciamo a fare prima dando un servizio più celere come richiesto dalla popolazione”.
Certamente, è oggettivo, che, vista anche la sperimentazione della vagliatura nella zona di Maria Pia, almeno dall’anno prossimo, volenti o nolenti, chi amministra dovrà cercare di evitare il pessimo spettacolo di vedere con l’arrivo dal caldo e dei turisti della montagne di posidonia nella potenzialmente stupenda spiaggia cittadina. Senza considerare che le montagne di alghe vagliate e raccolte, prima o poi, dovranno essere portate via dal litorale, altrimenti lo sforzo sarà reso vano dalla presenza di montagne di materiale che non è più (spesso) organico ma quasi rifiuto.
Nella foto i mezzi della società incaricata dall’amministrazione per pulire le spiagge
S.I.