CAGLIARI – Venticinque chili di infiorescenze di canapa che immesse sul mercato avrebbero fruttato 50mila euro: è l’ingente quantitativo sequestrato oggi dal personale della Stazione di Isili del Corpo forestale. La sostanza stupefacente, probabilmente abbandonata a causa dei pressanti controlli del territorio da parte degli agenti del Corpo, era contenuta in sacchi e bacinelle e occultata in un anfratto roccioso nei pressi di un sito archeologico nelle campagne di Nurri. Il ritrovamento, fanno sapere dalla Regione, è frutto della intensificazione dei controlli operati dal Corpo forestale per il contrasto agli scavi clandestini in aree archeologiche, attività che si intensifica nei periodi piovosi. Sono ora in corso indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cagliari, al fine di individuare i responsabili della coltivazione della cannabis.
Tutto questo mentre anche in Sardegna arrivano le prime rivendite di marijuana con basso cbc e thc in linea con quanto prevede la legge vigente. Certamente sarebbe opportuno che la Regione legiferasse al fine di utilizzare nel mercato legale le tante colture di canapa che ci sono in Sardegna e che crescono in maniera florida grazie anche al clima dell’Isola.
Nella foto la marijuana sequestrata a Nurri
S.I.