CAGLIARI – “È costato quasi 6 milioni di euro il sistema Siris che Abbanoa ha acquistato nel 2011 per la rilevazione dei consumi e la fatturazione. Un progetto che fino al 2016 sembrava aver prodotto i risultati attesi, certificati in bilancio anche dall’amministratore e dal Collegio Sindacale di Abbanoa. Improvvisamente però, proprio a partire dal 2016, il gestore unico ingaggia un contenzioso con le aziende che avevano fornito il sistema informativo per tutta una serie di criticità che rendono inutilizzabile il sistema”. E’ il Vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde a sostenerlo, “tutto ha avuto inizio nel 2011 quando Abbanoa ritenendo che il sistema di rilevazione di consumi ed emissione delle fatture fino ad allora utilizzato non fosse adeguato, decide di spendere circa 6 milioni di euro per acquistarne uno nuovo. Tutto bene fino al 2017 quando improvvisamente il nuovo sistema costato 5 milioni e 994 mila euro diventa inadeguato, a detta dei vertici di Abbanoa”.
“In un ordine di servizio del 15 maggio scorso il Direttore Generale di Abbanoa confessa, infatti, che il nuovo sistema informativo di Abbanoa è un fallimento e informa il personale del ritorno al sistema di rilevazione e fatturazione utilizzato prima del 2011. Un dietrofront inaspettato – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – a fronte di un fallimento le cui vere cause sono ignote, costato 6 milioni di euro e destinato a generare altre spese a carico degli utenti sardi per pagare le spese legali derivanti dai contenziosi avviati da Abbanoa, i cui esiti sono difficilmente immaginabili. Dopo sei anni, quindi, tanti ne sono passati dal 2011 ad oggi, e dopo aver buttato dalla finestra importanti risorse, il management di Abbanoa si accorge che è tutto sbagliato e ritorna al vecchio sistema. Un comportamento schizoide che mal sia addice a chi ha la responsabilità di gestire l’acqua in Sardegna. Le preoccupazioni, tuttavia, non si limitano agli aspetti di spesa ma riguardano anche l’integrità dei dati gestiti. Con ogni probabilità, infatti, il duplice passaggio dal vecchio sistema al nuovo e, ancora, dal nuovo al vecchio comporterà la perdita dell’integrità dei dati relativi alle posizioni degli utenti durante le operazioni di travaso da un sistema all’altro”.
“La naturale conseguenza sarà l’aumento delle probabilità di errore nella fase di fatturazione. Sulla questione ho presentato al Presidente Pigliaru un’interrogazione, perché ciò che rende singolare l’ennesima vicenda di cui è negativamente protagonista Abbanoa sono i giudizi positivi dell’amministratore e del Collegio Sindacale. I quali nel bilancio 2015 parlano del completamento della piattaforma SIRIS che consente la gestione del ciclo attivo di fatturazione.
“Cioè la gestione delle letture e della fatturazione agli utenti sardi. Un quadro che non avrebbe mai fatto pensare, invece, al fallimento del progetto solo un anno dopo, è stato confessato sfacciatamente dal Direttore Generale di Abbanoa. Ma ci poniamo lo stesso interrogativo che aleggia sulla sanzione da 680mila euro inflitta dall’Antitrust ad Abbanoa: chi pagherà i danni? È importante ricevere prima possibile una risposta al riguardo visto che parliamo di 6 milioni di euro – conclude il consigliere regionale algherese – e di conseguenze legali e tempi di fatturazione le cui conseguenze cadranno ancora una volta sulle spalle dei sardi.”.
S.I.