ALGHERO – A conferma la condizione critica del settore dei balneari è il sindacato. Tramite Antonio Cipri, intervistato ieri pomeriggio da Algheronews, arriva la conferma delle enormi difficoltà di questa stagione che oramai sempre già compresse per una, ancora oggi, mancata partenza. Certo, ci saranno poi due mesi intesi, ma può vivere Alghero e tutte le sue attività grazie a cosi poche settimane di alto regime? Ovviamente no.
La partenza in ritardo dell’appalto già ridotto all’osso e avviato solo per la pulizia dei tratti “pubblici” degli arenili e neanche al completo, come si vede dalle foto visto anche queste porzioni sono tutt’ora ricoperte da posidonia e paglia marina, ha aumentato la criticità della condizione generale. Senza considerare la presenza ancora dei cannicciati dove a ridosso stanno crescendo pure delle erbacce che possono creare delle serie reazioni allergiche, come evidenziato dagli stessi balneari.
Insomma, ai primi di Giugno, una quadro a dir poco desolante. Tutto questo quando due anni fa, dunque sempre con questa amministrazione, si attuò una pulizia già ad aprile degli arenili. Il clima certamente aiutò, ma quegli interventi furono premiati dal commento di tutti i cittadini e dalle attività, tranne per i radicali del verde. Infatti per taluni è meglio così. Spiagge vuote, intonse e Alghero poco frequentata salvo qualche settimana di alta stagione. D’altra parte è oggettivo che manchi una regia unica da parte dei balneari, per far sentire la loro voce, e soprattutto una forte indicazione sulla strada da far seguire all’Amministrazione da parte delle attività turistiche in particolare commercianti e albergatori.
Nella foto e video Antonio Cipri, balneare di Alghero
S.I.