Pigliaru vuole le navi. Salvini dice no

CAGLIARI – Mentre imperversa la polemica riguardo la decisione di “chiudere i porti” alle navi Ong che vanno a prendere lungo le coste libiche gli africani che attendono di espatriare lungo i litorali del Mediterraneo, col Ministro Salvini che mantiene la parola rispetto quanto annunciato in campagna elettorale, arrivano le “aperture” degli approdi da parte di alcuni amministratori del Partito Democratico e Sinistra come il Governatore Pigliaru e il sindaco Zedda.

“I 629 migranti in navigazione nel Mediterraneo devono essere messi in sicurezza al più presto. Se la Sardegna verrà chiamata a fare la propria parte nell’accoglienza di queste persone lo farà come ha sempre fatto”. Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, a margine di un incontro a Nuoro, commentando la vicenda della nave Aquarius e la posizione del Governo. “Se il Governo italiano ha deciso di cambiare le regole del gioco lo può fare legittimamente, ma prima – ammonisce Pigliaru – dovrebbe annunciarlo e non farlo mentre c’è una nave che vaga nel Mediterraneo. In questo modo – spiega – chi si mette in mare dopo quel giorno, sa che corre rischi diversi rispetto a quanto è accaduto sinora”.

Tutto questo mentre il Ministro Salvini scrive sui social, con testimonianza tramite immagini, che “anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati, ovviamente da portare in Italia. Associazione tedesca, nave olandese, Malta non si muove, la Francia respinge, l’Europa se ne frega. Basta” e ancora “salvare le vite è un dovere, trasformare l’Italia in un enorme campo profughi no. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c’è chi dice no”.

Nella foto uno sbarco dalla navi dall’Africa

S.I.