Entrate, no ad abrogazione ricorsi

ALGHERO – Il “Comitato referendario per la Vertenza Entrate della Regione Sardegna”, ha lo scopo di promuovere in
Sardegna un Referendum regionale avente ad oggetto l’abrogazione dell’art.5 dell’accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Autonoma della Sardegna denominato “Accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Sardegna in materia di Finanza Pubblica” stipulato in data 21 luglio 2014 e sottoscritto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e dal Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, nella parte in cui prevede che la Regione si impegna a ritirare, entro il 16 settembre 2014, tutti i ricorsi contro lo Stato pendenti d’innanzi alle diverse giurisdizioni relativi alle impugnative di leggi o di atti conseguenziali in materia di finanza pubblica, promossi prima del presente Accordo, o, comunque, a rinunciare per gli anni 2014/2017 agli effetti positivi sia in termini di saldo netto da finanziare che in termini di indebitamento netto che dovessero derivare da eventuali pronunce di accoglimento.

Come potrà ben comprendere si tratta del patto avente forza e valore di legge stipulato tra la Regione
Sardegna e il Ministero dell’Economia, che prevede la concessione a beneficio della Regione dello sforamento del patto di stabilità a fronte del ritiro di qualunque pretesa creditoria della Regione stessa verso lo Stato: la cosiddetta “Vertenza Entrate”. L’art. 5 del Patto, nella sua previsione, ha imposto il ritiro di tutti i ricorsi pendenti e, quindi, la rinuncia ai crediti da parte della Regione Sardegna a fronte di uno sforamento di spesa su fondi già di proprietà della Regione Sardegna: ovvero abbiamo rinunciato a circa sei miliardi di euro (dal 2010 a oggi) a fronte del nulla! Abbiamo deciso di sottoporre a Referendum abrogativo il solo art. 5 del Patto e non tutto il Patto, onde evitare nel caso che il quesito venga accolto e il Referendum raggiunga il “quorum”, nefaste ricadute a catena sui conti pubblici regionali. Crediamo fortemente nell’inversione di rotta in termini di economia pubblica che deriverebbe dall’abrogazione dell’art. 5 del Patto; crediamo che i primi amministratori pubblici che beneficerebbero delle entrate previste dal nostro Statuto Regionale e, in particolare, dal recupero dei crediti pregressi e non escussi nei confronti dello Stato sarebbero proprio i Sindaci dei comuni sardi.

Scuole, ospedali, strade e infrastrutture pubbliche in genere godrebbero di un enorme boccata di ossigeno se le amministrazioni che si succederanno al governo della Regione Sardegna avessero la possibilità di recuperare e ridistribuire ciò che ci spetta di diritto a norma di Statuto Regionale. Chiediamo la preziosa collaborazione di tutti i comuni della Sardegna e dei suoi cittadini per diffondere l’iniziativa all’interno del Comune, attraverso l’organizzazione di eventi informativi per la popolazione residente nei quali interverremo molto volentieri per spiegare la questione “Vertenza Entrate” e la scelta di proporre il Referendum Abrogativo dell’art. 5 dell’Accordo più volte citato; organizzare gruppi di volontari per la raccolta delle firme nei banchetti o presso l’Ufficio Elettorale del Comune, affinché i cittadini residenti possano recarsi in entrambi i luoghi per apporre la sottoscrizione in presenza di un Pubblico Ufficiale; Qualora chiunque provasse interesse per questa iniziativa, nello spirito trasversale che caratterizza lo strumento del Referendum che coinvolge allo stesso modo cittadini e amministratori a prescindere dal colore politico di appartenenza, può contattarci riscontrando la presente all’indirizzo di PEC “vertenzaentrate@pec.it”, o all’indirizzo mail “info@vertenzaentrate.it” per fissare un incontro presso il suo Comune o per qualunque altra informazione intendesse avere. Tutte le informazioni sul proponendo Referendum si possono reperire sul portale www.vertenzaentrate.it.

Nella foto l’ex-consigliere comunale Giorgia Di Stefano che fa parte del Comitato

S.I.