PORTO ROTONDO – Nel tardo pomeriggio una giovane turista italiana si è presentata presso la caserma dei Carabinieri di Porto Rotondo impaurita e in forte stato di agitazione. Dopo averla fatta calmare, i Carabinieri si sono fatti raccontare cosa fosse accaduto e la ragazza ha così denunciato che poco prima, mentre si trovava in una delle spiagge del Golfo di Marinella, tra Golfo Aranci e Porto Rotondo, dove era andata cercando un luogo meno affollato per passeggiare con il cane in modo da non disturbare gli altri turisti, era stata avvicinata da un ragazzo probabilmente di origine nordafricana, di colore, con propositi ostili.
L’energumeno infatti, dopo essersi abbassato il costume e denudatosi, ha cercato di afferrarla per un braccio, non riuscendo nell’impresa perché la ragazza è riuscita a svincolarsi e scappare. La ragazza ha urlato per tentare di attirare l’attenzione di qualche turista nelle vicinanze e infine è riuscita ad allontanarsi fino ad arrivare in caserma dove ha denunciato il fatto. Appena ricevuta la notizia ed acquisita una accurata e dettagliata descrizione dell’aggressore, tutte le pattuglie disponibili si sono portate presso il Golfo di Marinella e Punta Marana per cercare di individuare l’autore del grave gesto.
La pattuglia della Stazione di Golfo Aranci è andata immediatamente verso la piccola stazione ferroviaria di Marinella dove ha trovato un giovane magrebino che corrispondeva alla descrizione, lo ha fermato ed accompagnato in caserma. Una volta giunti in caserma a Golfo Aranci e successivamente ad Olbia è stato identificato. Si tratta di L.N., classe 1999, incensurato, che alla fine è stato dichiarato in arresto per il reato di violenza sessuale. Attualmente il soggetto è trattenuto presso le camere di sicurezza del Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia in attesa della direttissima.
Fortunatamente la giovane turista non ha riportato lesioni fisiche proprio perché è riuscita a scappare mentre l’aggressore le correva dietro proferendole frasi oscene; ha però subito un trauma psicologico e un forte spavento che, si spera, resterà solo una brutta avventura. Pur non essendosi consumato alcun rapporto nella considerazione che il marocchino è riuscito soltanto ad afferrare per un attimo la ragazza, il reato di violenza sessuale si è comunque concretizzato perché il mero atto di libidine nei confronti di una persona che si trova in una condizione di inferiorità è di per sé idoneo a realizzare la grave e immorale condotta illecita.
Nella foto i carabinieri a Porto Rotondo
S.I.