CAGLIARI – Doccia fredda per i dipendenti dell’Arst, con 96 lavoratori a rischio per la procedura di licenziamento collettivo. La conferma è arrivata gli scorsi giorni, con la sforbiciata annunciata per il battaglione di autisti e verificatori all’interno dei pullman. Da qui l’interrogazione urgente del consigliere regionale Edoardo Tocco (FI): “Un provvedimento – spiega il rappresentante degli azzurri – calato dall’alto, senza la minima concertazione, con il destino di tantissimi operatori appeso ad un filo. Con questo atto la gestione del trasporto pubblico tra i centri della Sardegna potrebbe finire nel caos”. Per i lavoratori che andranno in pensione tra due anni è previsto una sorta di scivolo, con un incentivo all’esodo mediante un’indennità mensile corrisposta attraverso la nuova assicurazione sociale per l’impiego: “Così si va a svuotare l’azienda di professionalità – aggiunge Tocco – riducendo all’osso un organico già carente”.
L’esponente dei forzisti accusa la Regione: “Sui trasporti non è stata in grado di intervenire con urgenza per esorcizzare che l’azienda più importante della Sardegna finisse con i conti in rosso – conclude Tocco – Nessun investimento per la modernizzazione del parco mezzi dell’Arst, Neanche un euro per la ristrutturazione degli immobili della società. E ora l’ultimo colpo che metterà al tappeto l’azienda, privandola di lavoratori indispensabili per un servizio di trasporto all’avanguardia sui territori dell’Isola”.
Nella foto un mezzo dell’Arst
S.I.