ALGHERO – Mentre da Sant’Anna divulgano la comunicazione che la “maggioranza è compatta”, l’Udc, nelle stesse ore, conferma di essere uscito ufficialmente. Dunque, altro che compatta, diremmo. Persi definitivamente tre consiglieri e soprattutto un partito, già colonna portante delle Giunte Tedde, senza il quale Bruno difficilmente avrebbe conquistato la poltrona di sindaco. Da ricordare anche che, nonostante Alghero si trovi in grave emergenza con tante questioni ancora irrisolte (igiene urbana, Puc, porto, Pul, Maria Pia, campi da golf, sanità, etc), gli assessori rimasti a Sant’Anna sono solo quattro con numerose deleghe, dunque settori della città, scoperte.
E sono gli stessi esponenti dello Scudo Crociato che ieri, sabato, si sono incontrati con gli elettori a confermare la loro scelta senza alcun passo indietro. “La nostra posizione non è cambiata siamo ufficialmente usciti dalla maggioranza, in tutta libertà andremo ad approvare in consiglio solo i provvedimenti che riterremo utili e validi per la città”.
Dal tavolo condotto dal leader storico Antonello Usai i centristi hanno spiegato che “un rientro in maggioranza è da escludere perché mancano i presupposti, lo stesso sindaco ha voluto chiudere senza assumersi nessuna responsabilità. La mancanza di partecipazione e condivisione è trapelata anche ieri in occasione della presenza in commissione da parte degli imprenditori turistici”. Per l’Udc questo è “un modus operandi da parte del sindaco che non lascia spazio a nessuna apertura”, e poi viene rincarata la dose contro Mario Bruno “lui decide per se e per gli altri con assoluta convinzione. Noi continueremo la nostra strada finalmente liberi di poter fare politica costruttiva”.
Nella foto il tavolo dell’Udc durante l’incontro di ieri
S.I.