ALGHERO – Sono oramai anni che, puntualmente, arrivano le segnalazioni dei cittadini, turisti, politici e categorie, insomma, da tutte le parti riguardo la condizione del Lido. In passato, ottemperando a quella che è la normativa vigente, alcuni sindaci, Marco Tedde in testa, hanno cercato di obbligare il proprietario privato a riqualificare l’area e realizzare un nuova costruzione più degna e confacente rispetto alla straordinaria importanza di una struttura simile che sorge nel litorale cittadino, dunque uno dei posti con più transito di tutta la Riviera del Corallo.
Ieri, in Consiglio Comunale, i rappresentanti Emiliano Piras e Roberto Ferrara hanno puntato ancora una volta i riflettori su tale degradante situazione, come indicato da loro, evidenziando aspetti molto gravi e su cui l’amministrazione comunale, in particolare nella persona del Sindaco, non può non prenderne atto. E così è stato. Mario Bruno, infatti, replicando agli esponenti di opposizione ha detto che “viste anche le registrazioni di quanto detto da Ferrara e Piras e vista l’evidenza di una situazione oramai oltre il limite, gli organismi preposti, a partire da quelli connessi al Comune, non possono assolutamente non prendere atto ed agire di conseguenza mettendo in campo le azioni utili per arginare tale situazione”.
Tradotto: nel giro di pochi giorni, probabilmente anche oggi stesso, si attiveranno gli uffici per verificare quanto riferito in Consiglio che, vista la corrispondenza con la realtà, dovrebbe portare a dei provvedimenti che ancora non sono noti, ma che potrebbero portare al sequestro di parte dell’area o comunque a qualche intervento finalizzato a limitarne l’utilizzo. Questo anche a seguito che, come detto dal Sindaco, è stata fatta già da un mese l’ordinanza a carico del privato per ripulire la spiaggia dalla posidonia, “ma ancora prendiamo atto che l’arenile resta inaccessibile e ciò causa gravi problemi di decoro, oltre che anche di salubrità”.
Nella foto la condizione del Lido con ammassi di pietre tra la spiaggia e l’ingresso
S.I.