ALGHERO – Non si tratta di una semplice mostra fotografica sul ROF ( Rossini Opera festival ) e i suoi spettacoli, ma di un percorso, visivo ed emozionale, lungo trenta estati passate da Fulvia Amati, Silvano Bacciardi e i loro collaboratori nella sala macchine del Festival, del quale sono stati prima ragazzi di bottega e poi, via via, i veri e propri cantori di una storia gloriosa da loro vissuta in prima persona come parte integrante del Popolo del ROF nei luoghi dove esso rinasce ogni anno. Le immagini selezionate privilegiano gli spettacoli, cioè la parte visibile a tutti della manifestazione, riproposti secondo un punto di vista privilegiato e profondamente personale, senza troppe preoccupazioni di fedeltà a criteri cronologici o cronachistici.
Così descrivono la mostra gli autori: “L’incontro con il Rossini Opera Festival ha impresso alla nostra vita una svolta decisiva verso la fotografia e il teatro. La possibilità di vivere questa avventura dall’interno, e la libertà di movimento che ci è sempre stata concessa, ci hanno permesso di esplorare, conoscere e sperimentare i limiti della rappresentazione fotografica della scena e definirne una personale interpretazione. Ed è appunto sulla scena che si concentra questo progetto, con fotografie spesso inedite; immagini di concezione inconsueta rispetto ad altre mirate unicamente alla funzione comunicativa del momento. Immagini fissate da punti di vista inusuali, che propongono una lettura personale e che si estende e si amplia attraverso la capacità evocativa e narrativa propria di uno sguardo fotografico ravvicinato, persistente e costantemente coinvolto”.
La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni con il seguente orario: dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21 presso la sala di San Francesco in via Carlo Alberto n°46. Durante il corso della mostra è previsto un incontro con gli autori e per l’occasione verranno invitati i fotografi algheresi, le associazioni e gli appassionati di fotografia.
Nella foto un immagine della mostra
S.I.