ALGHERO – “Tu ses lo pais meu o Alguer mia,te vull mes bè de una cosa rara…così recita una famosa canzone della tradizione algherese che ancora dice : lo cor ma dol. Ecco a me il cuore duole quando vedo la mia amata città sprofondare sempre più verso la deriva del mancato decoro. È risaputo quanto le istituzioni regionali e non solo loro stiano trascurando se non addirittura ostacolando la crescita del nostro territorio, ma se poi anche la nostra amministrazione fa poco o nulla per rendere più attraente l’Alguer, allora questa è proprio la fine.
“Sarai bello quanto vuoi, ma se indossi vestiti sporchi e rotti,nessuno mai ti noterà anzi scapperà via”, quindi nel nostro caso il decoro della città è l’abito che fa il monaco. Purtroppo ho la netta sensazione che non tutti gli addetti ai lavori sembrino tenere nella giusta considerazione questo aspetto che ovviamente riguarda in egual misura sia gli amministratori della città che hanno l’obbligo di lavorare sul decoro che i liberi cittadini che hanno il dovere di mantenerlo. Ma basta fare un giro per il centro storico della città e subito saltano agli occhi diversi aspetti che fanno a cazzotti con il buon decoro e che inducono tanta rabbia per non vederli ancora risolti. Perché da diversi anni non sono stati riposizionati i lampioni che sono caduti nei pressi della torre di San Giacomo?
Sono ben tre, a cui si aggiunge la presenza di un palo senza le tre lanterne e state certi che questi “buchi” non passano inosservati agli occhi critici dei passeggianti. Però nuovi lampioni sono stati giustamente messi nella banchina Garibaldi (a proposito,anche li ne manca ancora uno) quindi spirgatemi perché non lo abbiano fatto anche sul Lungomare che di notte si ritrova per un lungo tratto al buio e con qualche auto parcheggiata al posto dei pali (mai visti vigili urbani da quelle parti,in compenso ci sono sempre auto in divieto di sosta,tanto è buio).
Oltretutto fanno ancora “bella mostra di se”le asticcelle poste sugli stessi lampioni in occasione del Giro d’italia 2017, tutte brutte ,cadenti e arrugginite e che avrebbero dovuto essere rimosse subito. Questa è colpevole trascuratezza! Che dire poi del tratto terminale del corso sito tra il liceo Classico e la Lepanto che non possiede un adeguata pavimentazione e dove si permette ancora il parcheggio alle auto?
Non avrà diritto allo stesso trattamento di tutto il resto di via Carlo Alberto?
Direi proprio di si, ovviamente, eppure…
Mi verrebbe da pensare che i nostri amministratori o non passeggiano mai da quelle parti oppure non guardano dove mettono i piedi e questa è una mancanza imperdonabile per un amministratore della città,non sarà così anche casa loro? Quanto costa un buon diluente per rimuovere tutti le indecenti scritte sui muri che insozzano le parti più belle della città?
Anche ripulire questi autentici sfregi è creare decoro!
Non si capisce nemmeno perché le panchine della passeggiata Valencia non siano state mai tinteggiate, visto che i sedili a partire dal Carlos V lo sono, oppure perché nel tratto di passeggiata compreso tra la torre della Madonnina e la torre della polveriera abbiano permesso l’utilizzo di materiale diverso per un tratto del camminamento,cosa che in uno dei salotti del centro non dovrebbe essere ammissibile,eppure anche qui regna la più assoluta indifferenza.
Fate poi due passi lungo lungo la passeggiata Barcellona sino alla rotonda e contate quante palme e alberi assenti ormai da una vita non siano mai stati sostituiti, avete presente una bellissima donna che quando sorride ti accorgi che le mancano tanti denti?
Beh, a quel punto non è più bella…
Andate a Firenze o in qualsiasi altra città d’arte che si fregi seriamente di questo appellativo e capirete. E poi perché avete spostato le fioriere dal centro ai margini di via Simon che è pur sempre una via pedonale? Avete speso una barcata di soldi per farle letteralmente seccare e sparire alla vista di tutti. Che peccato!
Allora cari amministratori…Anem anem anant al’s carrers de l’Alguer ma guardatevi intorno, dimostrateci che amate questa città e siate intolleranti a qualsiasi disprezzo del decoro, ne sarete ripagati”.
Gianfranco Langella
Imprenditore ed ex-Assessore Comunale