“Abbanoa mi querela, ma non mollo”

CAGLIARI – “Mi difenderò da Abbanoa attaccandola per difendere i cittadini sardi dalle sue vessazioni.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde reagisce alla querela di Abbanoa proposta presso la Procura di Cagliari e al procedimento civile avviato nei suoi confronti per ottenere il risarcimento dei danni per i suoi atti di sindacato ispettivo. Secondo l’ex sindaco di Alghero Abbanoa dimostra sempre più di essere una repubblica indipendente, slegata dalla Regione e da Egas che dovrebbe esercitare uno stretto controllo.

“Ma Abbanoa dimostra di non avere rispetto innanzitutto per il Consiglio Regionale, che a seguito della querela nei miei confronti con un ordine del giorno dello scorso giugno ha censurato il gestore del servizio idrico ritenendo la querela un atto intimidatorio e riaffermando il diritto – dovere costituzionalmente garantito dei consiglieri regionali di esercitare funzioni di controllo. Ma neanche per il Presidente del Consiglio Regionale Ganau, che con una lettera al Presidente Pigliaru –che ha fatto orecchie da mercante- ha ribadito la legittimità dei miei atti di sindacato ispettivo e di fatto ha proposto una seconda censura nei confronti di Abbanoa. A ciò bisogna aggiungere che solo per la causa civile ha dato incarico a due avvocati impegnandosi a pagare circa 10 mila euro dei cittadini sardi. A oggi non sappiamo quanto ha impegnato per il procedimento penale –denuncia Tedde-.”

Il consigliere regionale di FI sottolinea con decisione che non si farà intimidire dai vertici di Abbanoa e che intensificherà l’attività di controllo e di denuncia pubblica della cattiva gestione del monopolista idrico. “Hanno sbagliato bersaglio –commenta l’ex sindaco-. Queste singolari minacce non sono in grado di paralizzare l’azione di un consigliere regionale che esercita i suoi doveri di controllo sull’operato di una società pubblica che vessa i cittadini sardi. Replichi Abbanoa, se ne è capace, sul merito degli atti di sindacato ispettivo.” Ancora una volta Tedde preannuncia che Abbanoa dovrà rispondere davanti agli organismi giurisdizionali di controllo relativamente a tutti i fatti oggetto di interrogazioni e sopratutto alla condanna del Consiglio di Stato al pagamento della sanzione di 680 mila euro inflitta dall’Antitrust per pratiche vessatorie e aggressive contro i cittadini sardi e della spesa di circa 6 milioni di euro per un sistema informatico che non funziona. E a breve avremo modo di confrontarci con i dati bizzarri del bilancio di Abbanoa. Ma la domanda che ci poniamo –annuncia Tedde- è se il nuovo amministratore, che non era al corrente della campagna di slacci preannunciata per agosto da Abbanoa, sia a conoscenza del fatto che l’ente è fuori controllo e si si contrappone al Consiglio Regionale nel silenzio complice della Giunta Regionale”.

“Ma anche che sta demansionando in assenza di controllo 207 lavoratori, ha iscritto in bilancio centinaia di circa milioni di crediti in buona parte prescritti, e quindi inesigibili, mentre nel frattempo ha avviato pratiche per un prestito obbligazionario di 180 milioni nonostante in bilancio esponga questi ingenti crediti. E invece di eliminare lo stato di degrado dei potabilizzatori del Nord Sardegna, che pongono a rischio la potabilità della risorsa idrica e l’integrità delle condutture, avvia azioni giudiziarie -ovviamente a spese dei sardi- nei confronti di coloro che esercitano il controllo su queste negligenze -chiude Tedde.”

Nella foto l’onorevole Marco Tedde

S.I.