CAGLIARI – “Dopo la legge edilizia sbagliata, il centrosinistra sta toppando con la legge urbanistica che a breve approderà in aula.” Così il consigliere regionale di FI commenta il progetto di legge urbanistica della Giunta Pigliaru che a breve verrà discusso in Consiglio Regionale. “Abbiamo sollecitato per oltre 4 anni la Giunta Pigliaru e la maggioranza di centrosinistra affinché accantonassero le risse e varassero la proposta di legge urbanistica che deve disciplinare in modo organico il governo del territorio. Eppure Pigliaru nel suo programma -ricorda l’ex sindaco di Alghero- si era impegnato formalmente a modificare in primo luogo il PPR di Soru, che ha messo in ginocchio l’edilizia, e ad approvare immediatamente una legge urbanistica allineata alle esigenze di fruizione del territorio dell’isola. Ma dopo la legge sul Piano Casa del centrosinistra, prorogata fino a metà del 2019, che anche secondo L’Ance è stato un “flop” a fronte del Piano Casa del centrodestra del 2009 che ha prodotto circa 46 mila pratiche edilizie fino al 2015, è arrivata ora una legge urbanistica che ha una matrice oscurantista che occorre eliminare e rischia di fare pesanti danni -denuncia Tedde-. E senza passare attraverso la modifica del PPR di Soru.”
Secondo il consigliere regionale un esempio per tutti è costituito dall’ art. 29, che prevede un incremento di cubatura anche per strutture ricettive entro i 300 metri dal mare, con un tetto massimo di 1.500 metri cubi, ovvero 500 metri quadrati, ma per soli servizi. “Una proposta normativa che oltre ad essere quantitativamente riduttiva entra a gamba tesa su scelte imprenditoriali dell’industria alberghiera -commenta Tedde-. Condizionare la costruzione di 500 metri quadrati a soli servizi castra a priori la sostenibilità economica dell’investimento. Per migliorare la qualità dell’offerta turistica occorrono anche nuove camere con posti letto allineati a standard dimensionali e qualitativi internazionali, che riqualifichino l’offerta ricettiva alberghiera sulle nostre coste che risale agli anni 60″.
“Chiediamo a Pigliaru di prendere coscienza del fatto che il disegno di legge è inadeguato. Noi lavoreremo in aula per cercare di eliminare le forti lacune del testo, rimodulandolo con emendamenti tesi a realizzare un disegno urbanistico armonico ed equilibrato del territorio isolano, eliminando alleggerendo il guazzabuglio di vincoli talebani che la impoveriscono –chiude Tedde-.”
Nella foto la Sardegna
S.I.