SASSARI – «Il Punto luce nasce come alternativa vera al disagio giovanile, dove si può entrare e trovare chi ti ascolta e aiuta. L’obiettivo che ci poniamo è proprio questo: costruire una grande rete contro il disagio giovanile e dei bambini ed esaltare il lavoro che si vuole realizzare in questa struttura». Lo ha detto il sindaco di Sassari Nicola Sanna che nella struttura comunale di via Martin Luter King dove, questa mattina, è stato inaugurato il Punto Luce realizzato da Save the children in collaborazione con l’Uisp di Sassari.
I Punto luce nascano come centri socio-educativi in aree urbane svantaggiate che, con l’aiuto di associazioni partner, danno la possibilità a bambini e adolescenti di sviluppare il loro potenziale, grazie ad attività ricreative, sportive, espressive e di sostegno allo studio. Secondo i dati di Save the children, in Italia sono più di 4.500 i minorenni che li frequentano o vi sono entrati in contatto in un solo anno, dall’avvio delle attività. Quello di Sassari ha trovato ospitalità nei locali di una ex scuola dell’infanzia, struttura di circa 200 mq, assegnata dal Settore Politiche educative e giovanili del Comune di Sassari. E questa mattina al taglio del nastro, oltre al primo cittadino sassarese, erano presenti la responsabile della Uisp Maria Pina Casula, la referente di Save the children Elena Scano Ballona e l’assessora alle Politiche educative e giovanili del Comune di Sassari Maria Vittoria Casu
«I quartieri di Latte Dolce e Santa Maria di Pisa – ha ripreso Nicola Sanna – sono considerati, nell’immaginario collettivo, quartieri del disagio. Allo stesso tempo la loro storia è legata alla città. Nascono per dare alloggio a coloro che abitavano nelle vecchie case del centro storico e che da quei luoghi sono stati “sradicati”. «Queste aree devono diventare quartieri integrati con il resto della città. Ma dobbiamo fare di più. Il Punto luce, allora, è un intervento importante e – ha detto ancora il sindaco – si conferma tale per Sassari che, in questi quartieri ha anche vere e proprie situazioni di eccellenza. In particolare nello sport, frutto di investimento delle amministrazioni comunali, con le piscine e i campi di calcio. A queste si aggiungono altre esperienze formative come quelle dei salesiani.
«Ecco allora – ha concluso Nicola Sanna – grazie al Punto luce e ai suoi operatori e alle attività che realizzeranno, saranno in grado di esaltare il talento nascosto dei ragazzi e dei bambini che lo frequenteranno».
Qui i bambini e i ragazzi dai 6-16 anni potranno usufruire del servizio di sostegno scolastico e di invito alla lettura, partecipare a laboratori musicali, teatrali, artistici e di educazione all’uso dei new media, prendere parte ad attività motorie e a corsi sportivi. Sarà aperto 5 giorni a settimana, dalle 15 alle 19. Per la gestione delle attività all’intenro della struttura Save the Children ha deciso di avvalersi della collaborazione della Uisp.
«Un Punto luce particolarmente illuminato dalla Uisp e dalla scuola – ha detto l’assessora comunale alle Politiche educative e giovanili Vittoria Casu – all’interno del quale bisognerà lavorare per promuovere l’aspetto della relazionalità. E chi porterà le attività qui dentro dovrà farsi portavoce di queste nel quartiere. «Questa struttura che ha affrontato le varie ondate di popolazione che nel tempo si sono succedute nel quartiere di Latte Dolce, rendendosi punto di riferimento per le famiglie, ora dà evidenza di un lavoro svolto per 40 anni», ha concluso.