ROMA – “Altro che nave Diciotti, così sequestrano un’intera isola e tutto il popolo sardo”. Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, commenta l’incremento delle tariffe della Tirrenia per gli autotrasportatori. “Ho appena presentato un’interrogazione – annuncia Cappellacci- al presidente Conte e ai ministri Toninelli e Di Maio per chiedere che gli aumenti vengano sospesi, che sia tagliato il contributo pubblico alla compagnia e che si stracci una convenzione che costa ogni anno 73 milioni di euro di soldi dei cittadini e che è un cappio che strangola la nostra isola. L’aumento delle tariffe, che supera il 50%, pone a rischio fallimento le società di autotrasporto sarde, che da un lato non possono sostenere tali costi e dall’altro subirebbero l’invasione delle imprese siciliane che hanno già saturato i posti disponibili a prezzi nettamente inferiori sulla navi Grimaldi. Ques’ultima senza contributo pubblico oggi garantisce prezzi inferiori di 70-100 euro rispetto alla compagnia di Onorato e che resteranno invariati”.
“Non c’è tempo da perdere perché la crisi dell’autotrasporto sardo di riverbererà anche sugli altri settori, in particolare quello agroalimentare, che non potrebbero sopportare i maggiori costi causati dalle nuove tariffe e sarebbero tagliati fuori dal mercato. Questo è il momento di dimostrare se lo Stato c’è e da che parte sta: da quella dei cittadini e delle imprese o da quella di chi specula sulla nostra condizione di insularità. Su questa battaglia chiediamo il sostegno di tutti e confidiamo anche nel contributo dei nostri alleati della Lega per dare la sveglia a Toninelli e Di Maio. Tirrenia – ha concluso Cappellacci- è ormai il muro che divide la Sardegna dal resto d’Italia. Via i soldi pubblici e via la convenzione a chi ci isola”.
S.I.