ALGHERO – Ottobre rosso, si potrebbe dire, rifacendosi al famoso film con Sean Connery come protagonista. Intrighi, lotte e target da raggiungere. Un mese come fosse un “action movie”. Potrebbe sembrare esagerato, ma, forse, non lo è. Del resto, come ripetiamo ed è evidente, i prossimi appuntamenti elettorali Regionali (metà febbraio), Comunali ed Europee (26 maggio) sono cruciali e, volenti o nolenti, caratterizzeranno la vita dei cittadini per almeno un decennio. Questo per vari motivi: l’inedito “schema nazionale”, il voto pro o contro l’Europa, le tante incompiute della Regione (trasporti, urbanistica e turismo su tutte), le diffuse difficoltà di comuni come Alghero e Sassari e dunque l’attesa per quello che potrà essere la loro guida, l’incognita 5 Stelle e Lega e tanto altro.
A livello locale, partendo da Alghero, l’ottobre decisivo, come noto, è legato anche all’esito del processo sull’utilizzo dei fondi ai gruppi. Archiviazione o condanna, il bivio che attende tanti politici tra il 18 e il 19 di questo mese. Circa 30 esponenti di Centrosinistra tra cui il Sindaco di Alghero che, se dovesse “uscirne sconfitto”, dovrebbe dimettersi vista la Legge Severino che prevede una sospensione (totale) rispetto all’impegno istituzionale e politico di 18 mesi. In questo caso la normativa vigente prevede che si possa continuare col vice-Sindaco, in questo caso sarebbe l’assessore Gabriella Esposito. Certo il numero a favore della maggioranza andrebbe ulteriormente a ridursi da 14 a 13 (infatti Mario Bruno è anche consigliere comunale) per questo, e anche per il motivo di tale “sospensione”, potrebbe esserci qualche forza politica o singolo rappresentante che decida di “staccare la spina”.
Se, invece, la vicenda dovesse concludersi in maniera positiva per il Sindaco potrebbero aprirsi nuovi scenari come l’eventuale discesa in campo per le regionali dello stesso Mario Bruno. Ma non solo nel ruolo di consigliere, infatti, secondo alcuni rumors, potrebbe puntare anche al ruolo massimo ovviamente previo “via libera” dei potentati dem isolani. A quel punto arriverebbe comunque il commissario ad Alghero, ma solo per un paio di mesi. Ciò viste anche le titubanze di Massimo Zedda che, essendo ancora a metà del secondo mandato da sindaco, non è certamente consolato dai sondaggi che danno il Centrosinistra perdente. Ovviamente è molto difficile, visto che oramai, da anni, i candidati a Governatore, non superano i confini del capoluogo sardo.
Ma se l’attuale schema governativo di Regione, Sassari e Alghero attraversa un periodo non felice, d’altra parte c’è un Centrodestra sempre più in fermento. Tanto che, forse, sarebbe vicina la sintesi per l’eventuale candidato alla presidenza. Favorito Angelo Binaghi, presidente nazionale della Federazione del Tennis e uomo molto vicino alla Lega e in particolare al Ministro Giorgietti. Figura che trova sostegno anche in Forza Italia e Riformatori, un po’ meno in Fratelli d’Italia che preferirebbero una scelta più politica. In lizza anche una donna ovvero Ines Simona Pisano (sarda, magistrato del Tar del Lazio, vicina anch’essa alla Lega), ma pure, ancora, Cristian Solinas, attuale deputato del Psd’Az e poi anche Stefano Tunis, consigliere regionale forzista.
A parte il nome ad oggi resta rilevante la ritrova unità che vede tutti i partiti della coalizione insieme per proporsi come alternativa ai sostenitori di Pigliaru. Anche per il Movimento 5 Stelle, seppur abbia già indicato in Mario Puddu il candidato alla presidenza, ottobre sarà decisivo. Infatti c’è la sentenza per l’accusa di Abuso d’ufficio proprio per l’ex-sindaco di Assemini che è stato indicato come possibile governatore per i “pentastellati”.
Dunque tutta una serie di vicende che non fanno altro che giustificare l’assenza di scelte da parte dei territori periferici e rimandarle, settimana dopo settimana. A Sassari molto ruota intorno alla volontà di aggregare dell’ex-sindaco Nanni Campus intorno ad un progetto di Centrodestra Sardista e Civico. Coalizione che è già in azione, da mesi, nella Riviera del Corallo e a breve (si augurano gli elettori) dovrebbe giungere alla definizione di un programma chiaro, sintetico e condiviso e poi alla proposta dei nomi, tra cui l’eventuale Primo Cittadino. Anche nel Centrosinistra c’è discussione. Nel centro turritano i nomi in ballo sono Silvio Lai, Gianfranco Ganau e Nicola Sanna, mentre i 5 Stelle saranno presenti con Maurilio Murru. Entrambi i centri, però, è oggettivo, dopo anni di evidente declino sono oramai ai margini dei luoghi dove si decide, governa e soprattutto gestiscono i denari e dunque il benessere dei cittadini. Perciò questo mese sarà ancora più determinante per configurare le candidature e soprattutto i programmi utili, si spera, a far uscire dal tunnel il Nord-Ovest della Sardegna.
Nella foto la sede storica del Municipio di Alghero e luogo del Consiglio Comunale
S.I.