C’era una volta la Nit de Sant Miquel

ALGHERO – “C’era una volta San Michele. Stesso discorso per tante altre cose compreso il Festivalguer, il Cap d’Any, Primavera in Riviera e tanti altri importanti format che negli anni erano diventati dei veri prodotti turistici e che, per la furia iconoclasta e distruttiva di chi nella vita non ha fatto niente e meno che meno nel ruolo di gestore del Turismo per conto del Comune, se non affossare proposte, riconosciute da tutti, come di grande valore. Proprio come la Nit de Sant’ Miquel che ha brillato illuminando di gioia e musica per l’ultima volta nel 2011, dopo di che il buio”. Cosi il direttivo e gruppo consiliare di Forza Italia-Alghero riguardo l’ultimo weekend di settembre che in passato aveva visto la creazione di un format che richiamava migliaia di persone oltre che la realizzazione dei fuochi al fine di allungare la stagione turistica.

“Perchè chi ha governato dopo doveva, con ogni mezzo necessario, abbattere quanto creato dal Centrodestra e nello specifico dalle Giunte Tedde. Nella convinzione di poter fare a meno di chi aveva ben operato nel settore della cultura, spettacoli, arte e turismo, si è fatto come Attila e l’obiettivo è stato ottenuto: non far crescere più niente. Tante, troppe, nano-manifestazioni (non piccole per il loro valore intrinseco, ma per il bacino di riferimento) che hanno trasformato il Comune, e nello specifico la partecipata di riferimento, la Fondazione Meta, in una sorta di “bancomat” per diffuse assistenze di vicinato e poco altro. Unico evento in questo “deserto” è stato la “Half-maraton”, organizzata dalla dirigenza e dai tantissimi volontari di Alghero Marathon, che ha richiamato ad Alghero migliaia di atleti e di accompagnatori e dove L’Amministrazione ha partecipato solo per fare una passerella e poco c’entra. Ma noi, a differenza degli attuali “Attila”, non cancelleremo quello che di buono è emerso in questi anni, purtroppo poco per chiare incapacità della regia pubblica. Ma ciò che preoccupa è che non si vede un vero “cambio di passo”, ma anzi si continua nel maldestro percorso degli ultimi anni”.

“Proprio, come detto, per San Michele: da un centro città stracolmo di gente, grazie alla vincente proposta (di circa 10 anni fa) di dare spazio agli artisti e musicisti locali, tra cui spiccò il concerto di Franca Masu in Piazza Sulis, oltre che i splendidi fuochi d’artificio spostati a fine settembre proprio per raggiungere la tanto agognata destagionalizzazione che, vista l’incetta di gravi errori amministrativi degli ultimi anni, connessi alla “mala-gestio” dell’Aeroporto, è oramai pura utopia, al deserto attuale. Ma, ribadiamo, noi non brinderemo mai a questo sfacelo in cui ci hanno condotto e siamo veramente preoccupati per Alghero, ma allo stesso tempo siamo pronti, anche se non sarà facile, a rimboccarci le maniche per provare a far ritornare la Riviera del Corallo ai fasti di un tempo, compresa “La Nit de Sant Miquel”.

Nella foto i fuochi realizzati per il Santo Patrono di Alghero durante le Giunte di Centrodestra

S.I.