Camorrra, droga e attività nell’Isola

ALGHERO – Sgominata un’organizzazione criminale che gestiva il traffico di droga fra la Sardegna e la Campania e ripuliva gli utili con investimenti immobiliari e commerciali. Il Comando provinciale della Guardia di finanza di Sassari, affiancata dal Scico (Servizio centrale criminalità organizzata) all’alba di oggi, su disposizione del Tribunale di Cagliari, ha arrestato quattro persone, una sarda e tre originarie della provincia di Salerno.

Le indagini, condotte sotto il coordinamento del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Guido Pani, hanno permesso ai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Sassari, di identificare i componenti di una banda che controllava il mercato della droga nel nord Sardegna, gestendo i traffici in arrivo dalla Campania. I quattro arrestati, contigui alla famiglia camorrista scafatese degli Albano si erano trasferiti nell’isola dove avevano installato le loro centrali operative ad Alghero e Macomer, con collegamenti a Olbia e Nuoro.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, con appostamenti e intercettazioni, la droga arrivava in Sardegna nascosta su carichi di piante e fiori, per essere consegnata ai grossisti locali e poi immessa nella rete di spacciatori. I quattro vertici dell’organizzazione arrestati questa mattina all’alba, potevano contare su una fitta organizzazione di medi e piccoli rivenditori in tutta l’isola. A tutti i soggetti identificati come tasselli di questa rete, sono stati notificati in mattinata decreti di perquisizione con l’impiego di centinaia di finanzieri. L’inchiesta, tuttora in corso, allargata alle province di Nuoro, Cagliari, Roma, Massa Carrara, Viterbo, Pescara, Napoli e Salerno, ha portato finora all’arresto in totale di nove persone, al sequestro di tre automobili, una pistola e 54mila euro in contanti, oltre a documentare l’importazione di 6 chili di cocaina.

S.I.