ALGHERO – “La legge 10 del 2010 voluta dalla destra nell’era di Marco Tedde e Ugo Cappellacci è una legge disastrosa per il modo con cui è stato affrontato il sostegno al low cost, contradditorio e pasticciato. A causa di quella legge da ben due anni la Regione non eroga più contributi a sostegno del segmento low cost, con le conseguenze che purtroppo stiamo affrontando. Ha avuto un solo merito, quello di salvare l’aeroporto di Alghero, ricapitalizzando di fatto la società di gestione: in accoglimento di un mio emendamento ha previsto una privatizzazione solo parziale della Sogeaal, a compimento del primo quadriennio di operatività della gestione e dopo aver raggiunto gli obiettivi indicati da un piano industriale da presentare al Consiglio Regionale. Solo per quell’emendamento accolto praticamente all’unanimità, la legge ha avuto il mio voto di astensione, insieme a una forte critica sui metodi di incentivazione al low cost, come si può facilmente evincere dai miei interventi in aula e nei lavori preparatori”.
Mario Bruno, Sindaco di Alghero, risponde nel merito al consigliere forzista Marco Tedde, che lo accusa oggi di atteggiamento bizzarro. “Bizzarro e folkloristico è stato il suo richiamo all’incontro di Dublino del 2009 con Cappellacci, entrambi a seguito dell’ex direttore Sogeaal, proprio quel direttore che lo stesso governo regionale di destra aveva appena permesso di defenestrare. I risultati si sono visti con la fallimentare legge 10, di qualche mese dopo. Non hanno voluto ascoltare”. “Per quanto riguarda l’Enac – prosegue Mario Bruno – l’on. Tedde stia tranquillo, conosco i suoi compiti istituzionali e più che sul low cost mi interessa ragionare concretamente sulla realizzazione di un sistema aeroportuale sardo, che differenzi e valorizzi le tre porte d’accesso dell’Isola, con differenti missioni. Di questo e del sistema di incentivazione, in linea con gli orientamenti europei, mi occupo a stretto contatto con la Regione, formulando proposte operative, e per questo sarò a Cagliari anche nella giornata di giovedì 26”.
“Ma al di là delle polemiche di Tedde che poco mi interessano – conclude il Sindaco di Alghero – è inutile negare che c’è una procedura di infrazione per presunti aiuti di stato sulla legge 10 del 2010 e sui contributi dati da quel momento in poi. Da due anni Ryanair vola senza contributi regionali. Questo influenza – a mio modo di vedere – sia il processo di privatizzazione in atto della società di gestione, sia i rapporti tra Regione e vettore low cost, su Alghero e su Cagliari. È anche vero che più volte è capitato che Ryanair abbia messo in vendita i voli più tardi, che non risulta alcuna comunicazione ufficiale di tagli nelle rotte, che altri vettori potrebbero essere interessati, che la normativa europea prevede comunque l’evidenza pubblica e quindi i bandi per assegnare le rotte. Tutto questo lo sapevamo da tempo. Ora occorre che la Regione faccia chiarezza e ci dica come intende mantenere il vettore low cost che ha consolidato la destinazione Sardegna, non solo ad Alghero. Noi ci siamo. Non siamo nella compagine sociale ma siamo al lavoro. Dobbiamo attivarci però tutti, classe dirigente e imprese private, come avviene in tante altre località dove il vettore low cost è presente. Noi faremo una proposta chiara nel solo interesse di mantenere rotte e destinazioni”.
Nella foto l’interno di un aereo
S.I.