ALGHERO – “Giusto ieri mio padre, Raffaele Angius avrebbe compiuto 89 anni. Per tutta la nostra famiglia oggi é un giorno doppiamente triste. Vedere, infatti, le immagini dell’inaugurazione del nuovo punto d’informazione comunale in quei locali, quelli della ex “Casa del Caffè “ che vennero realizzati a metà degli anni ‘50 da mio padre e dal fratello Pietro ci ha fatto male”. E’ la figlia Giusi a rendere nota la disapprovazione per questa “scivolata” da parte dell’Amministrazione che poteva essere evitata senza alcuno sforzo. Forse un errore o proprio una scelta, fatto sta che la famiglia di coloro che hanno creato la famosa “Casa del Caffè”, oggi nuovo ufficio informazioni, non sono stati invitati alla cerimonia di ieri [Leggi]
“Ci ha fatto male perché ci ha ricordato la loro assenza e i quasi 50 anni trascorsi da entrambi nella conduzione di un bar che ha fatto la storia turistica di Alghero e perché abbiamo preso atto di quanto, appunto, la memoria si smarrisca troppo in fretta: la mia famiglia non è stata invitata all’evento da parte dell’ Amministrazione Comunale. Oggi sarebbe stato il modo migliore di ricordare mio padre e il fratello che realizzarono a proprie spese l’edificio che divenne di proprietà comunale senza alcun onere per le casse pubbliche, donando, tra l’altro, alla città l’importante opera dell’artista Gianvittorio Vacca, che abbiamo visto essere presente alla cerimonia, costituita dalle ceramiche decorate che ornano l’edificio. Per non dimenticare!”
Nella foto storico della famiglia Angius, il signor Raffaele artefice di molte attività e locali storici di Alghero
S.I.