ALGHERO – “C’è una regola certa che caratterizza il mondo imprenditoriale Anglosassone che viene riassunta in “Business is Business”: Business is Business significa, in parole povere, che “Gli affari sono affari” e tende a sottolineare, in maniera molto cruda, quanto nel mondo degli affari niente possa condizionare una contrattazione, neanche il rapporto umano che lega le parti, che siano essi sconosciuti, amici o addirittura parenti non fa nessuna differenza”. Cosi il Movimento 5 Stelle sulla questione Ryanair.
“Ci stupisce dunque leggere che qualcuno sostiene di aver risolto la questione Ryanair, anni fa, solamente andando a Dublino… a meno che lo stesso non abbia portato una valigia piena di soldi. O’Leary infatti, come molti dei nostri albergatori d’altronde che chiudono in bassa stagione, fa dei semplici calcoli contabili e punta a ridurre quei voli che rischiano di portare perdite o, al massimo, pareggio alla propria azienda. E’ importante sottolineare infatti che i voli per la Sardegna non partono solo il mese di Agosto ma coprono tutta la stagione estiva (Aprile/Ottobre). Sarebbe interessante allora capire se, a parti inverse, i nostri albergatori, con la promessa di dieci voli in più durante la stagione invernale, sarebbero disposti ad aprire tutto l’anno su richiesta del Direttore Generale Ryanair. Analizzando poi gli eventi odierni, non possiamo che rimanere basiti dal fatto che ancora oggi ci sia qualcuno, come il nostro attuale Sindaco, che è convinto che le sorti delle rotte possano cambiare attraverso un dialogo con la Regione, Sfirs, Enac, Governo e Commissione europea”.
“Ci piacerebbe a questo punto capire su quale base si instaurerà questo dialogo visto che Ryanair ad oggi cerca finanziamenti. La realtà, purtroppo, è che Alghero è si in estremo ritardo, ma non per le operazioni di convincimento verso la Regione o la compagnia aerea Irlandese, ma verso politiche di promozione del nostro territorio a breve, medio e lungo termine, politiche che negli anni si sono dimostrate assolutamente disastrose. Alghero infatti, e nonostante abbia da anni una Fondazione (Fondazione META) che si dovrebbe occupare anche di promozione Turistica, e per farlo ha a disposizione oltre 1.800.000 Euro l’anno di proventi provenienti dall’incasso delle grotte di Nettuno da investire, invece di programmare una promozione seria continua a sperperare questi soldi con piccole iniziative, qualche concerto e i soliti fuochi d’artificio che riassumono in maniera eccezionale l’unica capacità reale dei politici nostrani che è quella di mandare in “fumo” i soldi pubblici. Nessuna operazione di marketing mirata a pubblicizzare il Brand (Marchio) “Alghero” infatti nell’ultimo secolo se non la partecipazione a qualche fiera Europea dove Alghero è presente con altre diecimila città del mondo e che puntano ad un mercato che non è assolutamente quello di attrarre i clienti delle low cost. Nelle maggiori fiere internazionali infatti si ha la possibilità di incontrare diversi Tour Operator che però non hanno nessuna possibilità di creare pacchetti vacanze appoggiandosi sulla Ryanair, compagnia aerea che ha un portafoglio clienti basato su un turismo “fai da te” con prenotazioni di voli, Hotel e Macchine a Noleggio direttamente online”.
“La realtà dunque ci dice chiaramente che per colpa di tutti questi politici incapaci che oggi si ergono a statisti del settore aereo e che pensano che fare turismo sia “pagare una compagnia aerea per atterrare nella nostra città”, Alghero, oggi come allora, continua a rimanere alla finestra schiava dei vettori aerei e navali. Ancora oggi manca, all’interno di questa fondazione, un Direttore specializzato nella promozione Turistica in grado di analizzare i segmenti di mercato presenti ad Alghero, i flussi turistici inerenti a questi mercati che, attraverso la commercializzazione di un Brand Riconosciuto, sia in grado di penetrarli con campagne pubblicitarie mirate fattibili a bassissimo costo se solo, appunto, si conoscesse il mercato. Questo si renderebbe il nome Alghero riconoscibile, appetibile e richiesto sia dai possibili turisti che, inevitabilmente dai vettori aerei che punterebbero ad aggiungere una meta richiesta al loto portfolio. Ed invece, come per una delle regole base del Marketing che sostiene che con l’assenza di un marchio/prodotto riconosciuto a vincere è sempre e comunque il prezzo più basso, Alghero oggi vale quanto una qualsiasi altra meta di “Mare” presente sul sito Ryanair e cioè, se analizzassimo per esempio Dusseldorf, che è una delle destinazioni che Alghero potrebbe perdere, una qualsiasi “Thessaloniki, Chania e Faro”. Se poi, a queste mete sconosciute aggiungessimo che dallo stesso aeroporto la Ryanair porta i cittadini tedeschi anche in località rinomate o sicuramente più conosciute di Alghero come Barcellona, Corfu, Ibiza, Malta, Malaga, Mallorca, Porto, Valencia, Alicante, Lanzarote, Fuerteventura, Tenerife, Gran Canaria, Faro e Agadir in Marocco, i giochi sono praticamente fatti. Perchè, se è vero che per un viaggiatore una città sconosciuta vale l’altra, così non è per chi da questi viaggiatori deve creare un utile vendendo, in più, biglietti a bassissimo costo e dunque mirando a tenere i costi fissi più bassi possibile, costi fissi che per una compagnia aerea comprendono il servizio a terra, il costo della permanenza dell’aeromobile all’interno dell’aeroporto se è per l’intera notte, delle tasse che sono racchiuse all’interno del costo del Biglietto, tutti costi che in Italia sono inevitabilmente più cari del resto d’Europa”.
“Se poi, a tutto questo aggiungessimo il fatto che attraverso una attenta analisi fatta da professionisti (Parola sconosciuta ai politici nostrani) la Ryanair è in grado di sapere il numero di passeggeri per volo che ad Alghero, per i voli cancellati risulta su per giù il 90% (Questa è la percentuale che Alghero perderebbe con un totale di circa 110.000 passeggeri) , e che questi passeggeri, venendo a mancare la nostra destinazione nel calendario estivo, si potrebbe spostare su altri voli Ryanair garantendo il 100% di passeggeri e dunque massimizzando i profitti per volo a disposizione, il direttore generale ryanair avrebbe fatto in maniera eccellente il suo lavoro. Come detto inizialmentei infatti, Business is Business (Gli affari sono affari), ed il compito di un grande uomo d’affari come O’Leary è quello di Massimizzare i profitti per la propria compagnia così come, quello di un qualsiasi Sindaco, dovrebbe essere quello di garantire, attraverso tutti i mezzi possibili a disposizione, i posti occupazionali all’interno del proprio comune garantendo presenze turistiche e dunque i posti di lavoro creati da questo settore turistico in maniera diretta, indiretta ed indotta, attraverso la ricerca di professionisti che siano in grado di rilanciare il prodotto Alghero. Ed invece, purtroppo, a differenza del Direttore generale di Ryanair che il suo lavoro lo fa estremamente bene, qui da noi si continua, sempre e comunque, a spartire per garantirsi una poltrona invece di cercare il meglio per il bene comune”.
Nella foto aerei Ryanair ad Alghero
S.I.