ALGHERO – “Un parco nell’ex campo rom di Alghero. Procede spedito il precorso di trasformazione del sito dell’Arenosu. Alle operazioni di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica dell’area in corso da circa un mese, l’Amministrazione ha programmato i lavori relativi alla cernita, raccolta, carico, trasporto ed avvio a smaltimento/recupero dei rifiuti presenti”. Cosi dall’amministrazione riguardo l’area nella pineta dell’Arenosu che ospitato per anni i rom e che è stata compromessa dal punto di vista ambientale.
“Al via la gara telematica bandita dalla Centrale Unica di Committenza per un importo di 101.787,90 euro per lo sfalcio integrale della superficie per consentire l’individuazione completa di tutti i rifiuti. I lavori prevedono la successiva cernita sia nell’ex campo che nelle strade ad esso contermini con individuazione delle macrocategorie presenti e raccolta dei rifiuti per categorie omogenee, eventuale attività di campionamento ed analisi, trasporto e smaltimento dei verso impianto di recupero/smaltimento debitamente autorizzati. Si tratta di un ulteriore step verso il completo cambio di volto dell’ex campo nomadi dove nel corso di decenni in passato si sono svolte svariate attività artigianali e di diverso genere, che hanno comportato l’accumulo ed il trattamento di abbondanti rifiuti, senza l’utilizzo di alcun presidio di natura ambientale. Non di rado, si sono inoltre verificati incendi di diversa natura che hanno interessato grandi quantità di rifiuti, aggravando le condizioni generali dell’area, risultata fortemente inquinata”.
Tutto questo fino al 2015, quando l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Bruno ha deciso – tra le prime in Italia – la chiusura del campo, offrendo alle famiglie e alle decine di bambini che li abitavano nonostante i gravi rischi, un nuovo futuro d’integrazione. Dall’analisi del rischio sul sito effettuata dal Comune di Alghero, è infatti emersa la presenza di sostanze cancerogene, con la necessità di completare la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi ancora giacenti secondo le norme vigenti. Ultimate tutte le operazioni di sgombero così, il Comune seppure non proprietario dell’area, ha richiesto e reperito le risorse per il completamento dell’intervento: la Regione Sardegna, accolte le istanze della Giunta Bruno, ha assegnato un importo complessivo pari ad un milione di euro a valere sul Fondo F.S.C. – Patto per la Sardegna 2014 – 2020, consentendo, di fatto, l’avvio degli interventi. Dal degrado del passato nasce così, passo dopo passo, alle porte di Fertilia un parco attrezzato, fruibile dalle famiglie e aperto a tutti. Da simbolo del degrado ambientale e sociale, a luogo di socializzazione e svago”.
Il termine di presentazione delle offerte è fissato per il giorno 12/12/2018 alle ore 13,00 e la prima seduta pubblica è fissata per il giorno 13/12/2018 ore 10,00. Si informa che, trattandosi di gara telematica, la medesima sarà gestita con l’applicativo Portale Appalti. A tal proposito, il bando risulta visionabile all’indirizzo: http://93.148.209.118:8080/PortaleAppalti/it/ppgare_bandi_lista.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/Bandi/view.action¤tFrame=7&codice=G00466
Nella foto l’area dove sorgeva il campo rom
S.I.