ALGHERO – Elezioni vuole dire anche sondaggi. E di conseguenza polemiche, anche se oramai tutti gli schieramenti e partiti, quando possono, si basano su questa tipologia di test tra l’elettorato prima di prendere le ultime decisioni. In particolare per le Elezioni Regionali che in avvicinamento (metà febbraio). Sono mesi che ne circolano, ma ovviamente ha creato grande clamore quello che il vice-Primo Ministro, Matteo Salvini, ha annunciato e che però, pur essendo sorprendente per la sua positività, non l’ha divulgato. Ma, come noto, nel mondo d’oggi, ancora di più quando si parla di politica e affini, i segreti sono praticamente inesistenti. Ancora di più in una Terra che vive (purtroppo) ancora grazie alle varie Istituzioni e sue ramificazioni.
Ma, per ritornare al nocciolo, e dunque ai numeri, ecco che ci ha pensato bene l’Unione Sarda a pubblicare il sondaggio di Euromedia Research che vede il Centrodestra al 43,7%, il Centrosinistra al 29,3% e 5 Stelle al 27%. Come detto, si tratta di un sondaggio e dunque volubile, ma certamente indicativo di quello che è l’andamento del pensiero comune, tra l’altro, già testato da altri istituti. Da ricordare che per la vittoria col voto regionale il candidato (con la coalizione che rappresenta) deve raccogliere un voto in più degli avversari. Ma, se fossero confermati questi dati, come si augura Salvini, il Centrodestra andrebbe a “stravincere”.
Il dato così basso tra i Pentastellati viene spiegato dalle vicende giudiziarie che hanno visto lo stop al candidato Puddu e dall’attuale mancanza di un suo sostituto. Inoltre, come noto, alle Regionali contano le persone e meno il simbolo e dunque gli esponenti che sono radicati nel territorio riescono, spesso, a trascinare anche sigle magari non col vento in poppa. Mentre è difficile che accada il contrario ovvero che facce poco note possano far crescere il simbolo con cui sono candidati. D’altro parte non bisogna dimenticare che 5 Stelle sono comunque il partito che fino poco tempo fa era visto come tra i vincitori e sicuramente sarà in lizza fino alla fine.
A parte le varie considerazioni, che sarebbero quasi infinite, resta il dato certo a tutti che vede il Centrodestra in vantaggio e questo grazie in particolare al traino della Lega, ma anche ad una serie di importanti leader politici che nei loro territori di riferimento (in partici come Forza Italia, Riformatori, Fdi, Udc, Psd’Az, etc) ottengono ancora molti consensi. Mentre nel Centrosinistra l’effetto Zedda ha portato sicuramente giovamento alla coalizione che, però, sempre secondo i dati deve far fronte ad un Partito Democratico che, se va bene arriverebbe al 20%. Almeno oggi. Dunque a circa tre mesi dalla elezioni. Lasso di tempo che può essere tanto o poco, certamente il generale trend dell’ultimo anno, tra i vari schieramenti, difficilmente verrà stravolto in queste settimane che ci separano dal voto regionale.
Nella foto una delle conferenza stampa dei leader del Centrodestra
S.I.