ALGHERO – Quando un territorio non ha (più) peso politico è facile che agli annunci quasi mai corrispondano atti reali. Tanto, in questi casi, nessuno si indigna e tanto meno scende in piazza. Coi balneari qualcosa di differente, finalmente, è accaduto e unicamente per l’amore verso la propria terra, ma su altri temi pare che ancora ci siano dei “freni” connessi, in generale, alla dissoluzione del tessuto sociale oramai ridotto ai minimi termini a parte, ovviamente, un paio di situazioni felici.
Ed è cosi che anche per la ripresa del tratta ferroviaria tra Alghero e Sassari dobbiamo registrare una clamorosa presa in giro. Infatti il 22 ottobre scorso, Chicco Porcu, già consigliere regionale di Progetto Sardegna, soriano di ferro, compagni di partito di Mario Bruno quando era in Regione, annunci che entro 4 mesi ripartirà il collegamento [http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/10/22/arst-sassari-alghero-riapre-tra-4-mesi_b5802249-d222-433f-9206-4d159cba0f0e.html], salvo poi apprende dallo stesso Primo Cittadino algherese che invece il termine sarebbe stato dilatato al giugno 2019 (quando tra l’altro si sarà già votato).
Delle due l’una o è stato troppo ottimista Porcu o troppo pessimista Bruno, fatto sta che se questa tratta deve restare sospesa per oltre 4 mesi, gli algheresi, cosi come gli abitanti del circondario, Olmedo in primis, dovrebbero obbligatoriamente manifestare la propria disapprovazione per un ennesimo schiaffo ad una comunità che, tanto, oramai conta politicamente poco o niente nonostante fossero stati promessi processi virtuosi grazie ai collegamenti romani e cagliaritani ed invece, peggio che mai.
Sul tema, come detto, ieri il Centrodestra ha iniziato a puntare i riflettori. In particolare la Lega che, tramite i vertici locali, ha rilasciato alcune interviste come quella ad Algheronews da parte del coordinatore provinciale Giovanni Nurra. Ma questo non può bastare, Alghero non può non essere collegata con Sassari e altri centri anche tramite il treno.
Nella foto l’iniziativa ieri del Centodestra. Nel video intervista con Giovanni Nurra
S.I.