ALGHERO – Ci sono politici e politici. Dunque, consiglieri regionali e consiglieri regionali. Sindaci e sindaci. Oggi, il commento del Primo Cittadino di Castelsardo Franco Cuccureddu, alle cronache rispetto all’iter di approvazione della Riforma degli Enti Locali targata Pigliaru, mette in luce quelle che sono le differenze tra i vari rappresentanti del popolo. E cosi che “Arturo Parisi, sociologo, docente universitario, ex ministro della Fifesa e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, uno dei fondatori del Partito Democratico, non ha alcun timore a dire pubblicamente che la Riforma degli enti locali ha portata storica, discrimina Sassari (ed il resto della Sardegna) rispetto a Cagliari, condannandoli ad un inesorabile declino”. Parisi scrive quindi che “questa riforma va bocciata e riscritta con il consenso degli amministratori locali”.
Ma contemporaneamente l’unico rappresentante di Sassari nella Prima Commissione (Salvatore Demontis, da sempre nell’area di Soru) esprime il proprio voto (determinante) a favore della riforma. “Credo – commenta Cuccureddu – che tutti noi dobbiamo ringraziare il consigliere del Pd Giuseppe Meloni perché, con coraggio e determinazione, pur da non sassarese, anziché ricercare compensazioni o contentini, stà cercando di tutelare con forza la dignità e gli interessi del nord Sardegna, nei confronti di una politica, mai come in questo momento, smaccatamente cagliaricentrica”. Infatti Meloni ha votato contro, mentre, come detto, Demontis ha permesso per un solo voto (il suo, 4 a 3) che la Riforma passasse positivamente in Commissione. Assenti gli esponenti di Forza Italia, fedeli alla linea di non partecipare ad alcuna commissione, ma di portare la battaglia in Consiglio Regionale.
Ed è cosi che mentre il sindaco di Castelsardo e Sassari lottano con le unghie e coi denti contro una riforma che condanna il Nord-Ovest della Sardegna, vediamo un assordante silenzio da parte di altri Primi Cittadini (e rispettive maggioranze), tra cui Alghero. Un offesa per tutti coloro che poi ogni giorno devono subirsi la litania di continui impegni e incontri per salvare il territorio. Le parole le porta via il vento, le azioni e gli atti, invece, restano.
Nella foto Franco Cuccureddu
S.I.