ALGHERO – “Il sindaco Bruno non ha alcun mandato per parlare a nome del Partito dei Sardi, che si esprime attraverso i suoi organi statutari. Il segretario di Sassari, ovvero Ottavio Sanna, gli aveva raccomandato massima prudenza ed è rimasto evidentemente inascoltato. Siamo impegnati nelle Primarias e non sentiamo il bisogno di occuparci di altro”. Parole dure, chiare e cristalline da parte del segretario cittadino del Pds, l’ex-consigliere e assessore regionale, Paolo Maninchedda. Una reprimenda nei confronti di Mario Bruno che poche volte si è registrata nei rapporti tra esponenti, tra l’altro, che sarebbero della stessa parte politica e in particolare che hanno già condiviso medesime esperienze in Regione (entrambi in Progetto Sardegna).
Manichedda, però, sentito al telefono in esclusiva nella serata di ieri da Algheronews, non si ferma e risponde alla domanda se le affermazioni di Bruno sia veritiere riguardo il Pds e le due consigliere. “No, non lo sono e dico meglio: io segretario nazionale del Pds aderisco al documento votato dalla Comunità di Alghero (dunque dal segretario locale Tanchis), unico organo deputato dallo statuto a tracciare la linea politica locale. Così é più chiaro?”.
Un caso politico dalle proporzioni enormi se si considera che Bruno era sostenuto solo da due forze politiche, oltre la sua civica: Pds e Pd. Il primo non solo non c’è più, ma ne decreta la definitiva fine dei rapporti e pure in malo modo. Restano le due consigliere (Millanta e Boglioli) che adesso dovranno decidere se restare in maggioranza (non si sa con qualche simbolo) oppure restare nel Pds e andare all’opposizione. Questo non potrà non pesare sul futuro, se ci sarà, politico dell’attuale compagine governativa. Maninchedda, fuori dai microfoni, è stato anche più duro, ma il significato è comunque riportato benissimo dalle dichiarazioni, diciamo, ufficiali.
Certamente non un Natale coi fiocchi per il Sindaco visti i tanti problemi ancora irrisolti sul tavolo e adesso un caso politico di dimensioni regionali. Adesso gli occhi sono puntati tutti sul Partito Democratico di Alghero e sulle scelte della sua segreteria e gruppo consiliare. Presentatisi avversari alle elezioni, oggi sono l’unica forza di dimensioni regionali e oltre che lo sostiene. Nel frattempo, nonostante le accuse si aver chiesto posti nelle partecipate e aver lasciato per le poltrone, chi esce da “vincitore” da questo scontro col Sindaco è, per adesso, Gavino Tanchis. Ma, visti questi 4 anni e mezzo è lecito attendersi qualche altro botto. E non si tratta, solo, del Capodanno.