SASSARI – “Che il sindaco Sanna e la sua giunta fossero anni luce distanti dal pensiero dei cittadini Sassaresi, ormai era chiaro da tempo, ma che si potesse arrivare a costringere un uomo a incatenarsi in piazza per ottenere l’autorizzazione a svolgere il proprio lavoro, nessuno di noi lo poteva immaginare.
Possibile che non si potesse evitare tutto questo?Possibile che per il sindaco, una giostra possa deturpare Piazza d’Italia e al contrario, le palme decorate di Piazza Castello no? Possibile che un lavoratore, per ottenere una autorizzazione si debba incatenare per giorni ad un palo?
Riteniamo vergognosa la gestione della situazione da parte del sindaco Sanna, che probabilmente, ha dovuto cambiare idea per l’impopolarità della sua decisione che andava a minare la sua candidatura alle prossime elezioni Regionali; “siamo certi che in altro periodo, saremmo ancora in piazza a sostenere il lavoratore incatenato” afferma Gabriella Serra.
Ricordiamo bene l’arroganza del sindaco e dei suoi assessori di fronte alla città in protesta per la realizzazione della pista ciclabile: mesi di lotta che ha portato alla salvezza di viale Dante, ma comunque ha evidenziato come attualmente, per qualcuno la città di Sassari non è dei Sassaresi.
Oggi per fortuna vince la lotta del popolo e il buon senso delle persone: “chi governerà la città i prossimi anni, dovrà essere molto più vicino ai cittadini, diversamente si corre il rischio che proteste come quella del signor Pirinu, possano sfociare in qualcosa di molto più pericoloso,” conclude Gabriella Serra