Spiagge pulite, già 2mila firme: agire

ALGHERO – Nell’ultimo Consiglio Comunale alcuni consiglieri di maggioranza hanno reso noto, pure con un certo vanto, di aver raggiunto 2.000 firme per la “4 corsie”. Giusto sottolineare il risultato positivo, ma considerando le forze, energie e denari messi in campo, in termini di logistica, ci si poteva attendere molto di più, ma tant’è. Ne prendiamo atto e comunque non saranno certo tale firme o l’eventuale referendum a rendere nota la posizione degli algheresi e di chiunque frequenti Alghero ovvero che, a ridosso quasi del 2020, sia indispensabile, soprattutto per arginare la scia di sangue dei tanti incidenti (soprattutto nella “Due mari”), una strada nuova e con quattro ampie corsie.

Cosi come per quest’opera è stato certificato il parere degli algheresi, anche per un’altra questione si è giunti al medesimo risultato. E non soltanto nella metodologia, ma anche a livello numerico. La raccolta firme, attivata dai balneari e da liberi cittadini, per le “spiagge pulite tutto l’anno” ha raggiunto anch’essa 2000 firme. Minori mezzi, energie e zero denari, ma risultato medesimo della “4 corsie”. Dunque un ottimo viatico, su entrambi gli argomenti, per giungere al risultato sperato e senza attendere tempi biblici. E non solo. Ma anche il sondaggio di Algheronews, realizzato tramite la pagina facebook, della durata di due giorni, ha decretato il netto e travolgente successo (92% contro 8%), con 700 votanti, delle posizioni dei balneari e degli algheresi a favore di “spiagge pulite sempre”

Ma se per l’infrastruttura stradale gli organismi deputati sono Regione e Governo centrale, per il litorale e la sistemazione della posidonia, alghe e vari rifiuti, le responsabilità sono del Comune. E qui nonostante firme e altre iniziative, pare che l’Amministrazione non abbia ancora intrapreso la “retta via”. A denunciarlo sono ancora una volta i balneari che pubblicando sui social il bando di gara evidenziano come ancora ci si soffermi sul “riposizionamento” e sopratutto si intervenga, poco, sul sito di San Giovanni non andando a intaccare invece gli altri obbrobri di  Maria Pia e Fertilia. Anche in questi luoghi si sono sviluppati negli anni degli accumuli innaturali e con dubbi sulla loro salubrità e tutto questo a pochi passi da residenze, hotel, scuole, ricoveri per anziani e tanto altro. Senza considerare la valenza turistica e ambientale di questi luoghi che viene oggettivamente messa in crisi. 

L’anno scorso, in linea con quanto prodigato da alcune realtà radicali ambientaliste, le alghe sono state lasciate anche fino a luglio. Rimpallo di responsabilità, burocrazia, errori, scelte politiche, fatto sta che la Riviera del Corallo, nota per le sue spiagge bianchissime, ha offerto una pessima cartolina di se. L’obiettivo, anche delle proteste di questi mesi, è evitare il ripetersi di quella pessima condizione e soprattutto, come detto in più lingue, liberare totalmente i siti di stoccaggio anche per far nascere dei luoghi per svago e intrattenimento e non immondezzai. E questi non con formule al ribasso e giusto per accontentare la critica, ma per dare nuovo lustro (e pure posti di lavoro) a preziose porzioni de litorale, in particolare tutto San Giovanni. 

Nella foto il risultato del sondaggio

S.I.