ALGHERO – “Siamo sempre più preoccupati e pure spaesati. Non comprendiamo quello che passa per la testa degli attuali, ancora per pochissimo, Amministratori e Sindaco”. Cosi Forza Italia-Alghero, tramite il gruppo consiliare e in questo caso Nunzio Camerada che mette in evidenza quello che già molti algheresi hanno sottolineato sui social anche se l’esponente di Centrodestra si sofferma, sul finale, pure su un passaggio molto delicato ovvero la tristemente dimenticata tragedia della morta di Raimonda Marcialis nel “Teatro Civico” di Alghero.
Ma intanto, si parta con l’idea “giardino”. “Com’è possibile presentare in pompa-magna un progetto che non rispetta i parametri urbanistici in vigore? Com’è possibile pensare di realizzare un “giardino” davanti ad un complesso edilizio ancora oggetto dei gravi danni riportati da un immenso incendio? Com’è possibile non pensarci prima che quell’area, si spera a breve, sarà utilizzata come momentaneo deposito per i lavori di riqualificazione del palazzo? Com’è possibile non pensare ai vivi ma restare impigliati in un nauseabondo refrain volto a tenere i riflettori accesi su un devastante dramma che, invece, merita una generale attenzione affinché non accada più e nel caso specifico un totale silenzio?”
“Le domande, sconcertanti, potrebbero continuare all’infinito, ma preferiamo fermarci qui non prima, però, di chiedere al Sindaco di smetterla con azioni ritenute oramai da tutti al limite dello “sciacallaggio” mediatico. Ci sono, anzi, visto oramai il tempo scaduto della sua nefasta esperienza amministrativa, c’erano tanti problemi da risolvere, questioni da affrontare, ma invece Lei ha preferito concentrare tutto se stesso nell’apparire e omettere la verità che oramai è sempre più preminente ed evidenzia un suo totale fallimento in tutti i settori facenti capo al Comune di Alghero”.
“Ma, non pago di questa sua abnorme sovraesposizione, continua con boutade al limite della scempiaggine politica come quella, appunto, di realizzare un giardino in un lotto di terreno in cui le norme urbanistiche vigenti lo vietano e soprattutto, come detto, davanti ad uno simbolo della generale negligenza amministrativa. Sarebbe stato meglio, invece, già da tempo predisporre delle “schermate” per occludere parzialmente alla vista dei passanti, trattandosi dell’ingresso di Alghero, la pessima condizione in cui si trova ancora quello stabile e nel frattempo sarebbe stato opportuno fare ogni azione possibile per accelerare la bonifica del sito e la riqualificazione dello stabile. Sono tanti, infatti, gli algheresi oramai da quasi due anni fuori dalle loro case”.
“Perchè, d’altra parte, se dobbiamo pensare a chi non c’è più e ci ha tragicamente lasciato, gli algheresi non hanno dimenticato neanche Raimonda, anch’essa figlia, madre e moglie”.
Nella foto il Palazzo bruciato ex-Risparmio Casa
S.I.