ALGHERO – Anche se tutti gli occhi sono puntati verso le elezioni regionali, non si sono fermati, anzi hanno fatto diversi passi avanti i ragionamenti riguardanti le consultazione comunali. E questo riguarda un po’ tutti i partiti, forze e coalizione che probabilmente saranno in campo. Per adesso, salvo ulteriori stravolgimenti, anche difficilmente spiegabili all’elettorato, ci sarà lo schema, oramai divenuto, classico: Centrodestra, Centrosinistra e 5 Stelle. Nei primi due casi si parla, sempre più insistentemente, di una declinazione civica delle varie sigle che parteciperanno al voto. Anche se, com’è evidente, tutto, o comunque molto, ruota intorno all’esito delle regionali.
La voglia di cambiamento c’è, inutile nascondersi dietro un dito. Altrettanto è ovvio che, vista anche la sua durata, l’espressione singola, e non plurale, di Mario Bruno non esce già battuta in partenza. Del resto governare i processi e i comparti di una città, potenzialmente ricchissima, ma comunque con tante possibilità di azione derivanti dalle varie ramificazioni pubbliche, può solamente, nel tempo, portare vantaggi a partire da una naturale o meno sovraesposizione mediatica. Però, partendo proprio dal Centrosinistra, non è detto, anzi, visti i suddetti ragionamenti, pare esserlo sempre meno, che il candidato a sindaco sarà Bruno. Del resto i maggiori partiti della coalizione (Pds, Upc, Cp, Si), a parte una parte minoritaria, seppur rappresentata in consiglio, del Partito Democratico stanno, da settimane, costruendo un percorso diverso, perfino alternativo all’esperienza amministrativa uscente. Probabile, dunque, che la coalizione scelta un’altra figura che passi, eventualmente, anche dalle primarie di coalizione. E in questo caso si fanno vari nomi connessi alle varie guide dei partiti come Matteo Tedde, Gianni Cherchi, Gavino Tanchis, Mario Salis e Giusy Piccone.
Nel Centrodestra Sardista e Civico sono già iniziati i tavoli di confronto. Tra alti e bassi si è indicato un tracciato che dovrebbe condurre al più presto all’indicazione del candidato a sindaco. Certo anche da questa parte non mancano alcune differenti visioni. Niente di dirimente, però c’è chi vorrebbe “aprire” ulteriormente la coalizione anche a partiti dell’area centrista, autonomista e civica (che hanno anche governato negli ultimissimi anni) e chi invece vede solide basi nell’alleanza, diciamo, storica dei partiti già colonne del Centrodestra anche in Regione. Del resto sarà difficile, se non perfino assurdo, considerare di modificare un’alleanza su base isolana, magari uscita vincente e dunque “governante” dalle urne di domenica. Per quanto riguarda i nomi, a prescindere da qualche boutade, più o meno credibile, su “figure esterne”, ci si sta sempre più concentrando su indicazioni legate alle maggiori forze dunque Mario Conoci, Francesco Marinaro, Nunzio Camerada, Emiliano Piras, Alberto Bamonti, Marco Di Gangi e Gianni Martinelli.
Anche in casa 5 Stelle si sono fatti grandi passi avanti verso la definizione del quadro di proposta elettorale. E, pure nel movimento, non mancano alcune turbolenze legate, come da prassi, alla candidatura a sindaco. Come anticipato da Algheronews, la prima ad essere stata avanzata è quella del giornalista Antonio Burruni, ma, negli ultimi giorni, sono ritornate a crescere le quotazioni di Roberto Ferrara. A questo punto se non dovesse farsi sintesi tra le due proposte, è possibile che agli organismi superiori vengano sottoposte due liste. Per alcuni ce ne sarà addirittura una terza facente capo all’ex-consigliera comunale 5 Stelle Giorgia Di Stefano.
Dopo questa settimana, tutta concentrata sulla tornata elettorale di domenica, volenti o nolenti, si entra da subito nel vivo della campagna elettorale per le comunali del 26 maggio. Gli algheresi, basta farsi un giro, sono molto insofferenti e vogliono un presente e futuro migliore. Ma non solo. Emerge anche la volontà di sapere da subito nomi dei candidati a sindaco e soprattutto programmi con progetti realizzabili da subito tra cui la definizione di tante incompiute che sono in itinere da circa 10 anni e che occorre veramente poco per portare a termine. Saranno tre mesi fondamentali per giungere alla scelta migliore che possa condurre Alghero, il suo territorio in un nuovo percorso virtuoso. Obiettivo che, oggettivamente, sarà più facile da raggiungere se lo schema amministrativo locale rispecchierà o sarà il più possibile vicino a quello regionale.
Nella foto il Consiglio Comunale
S.I.