ALGHERO – Una cosa è certa: per le elezioni comunali non sarà necessario alcun sondaggio. Solitamente a ridosso di una qualsiasi tornata elettorale c’è grande fermento per comprendere il “sentiment” dell’elettorato e dunque la tendenza di esso per comprendere in anticipo quello che potrebbe essere il risultato finale. In questo caso, grazie al voto regionale, non c’è bisogno di alcun test, gli algheresi hanno espresso in maniera cristallina e univoca la proprie preferenze.
E’ vero che, comunque, si tratta di consultazioni differenti, ma molto simili, per il suo sistema, rispetto a quella nazionale. Un voto, insomma, che è molto di più di indicazione e che ribadisce a chiare lettere che Alghero, ancora oggi, è una città di Centrodestra con due forze che fanno da traino: Forza Italia-Alghero e Lega. L’altro elemento che può emergere è sicuramente un mancato premio all’attuale amministrazione, anzi potremmo parlare di una sonora bocciatura.
E’ dal 2012 che il Centrodestra non governa più Alghero e alcun processo connesso agli enti pubblici eppure, nonostante questa lontananza dalle “stanze dei bottoni”, dopo un periodo piuttosto lungo, si conferma coalizione vincente e la prima in città, mentre il Centrosinistra subisce un tonfo, forse, anche inaspettato. In particolare nel risultato del Partito Democratico che fermandosi al 7% evidenzia una crisi profonda di identità.
Non vanno bene certamente le altre forze che sostengono il Sindaco Bruno, a parte l’area di suo stretto riferimento che, però, ha visto un sostegno dell’intera amministrazione che, di fatto, fa quasi tutta capo alla civica del Primo Cittadino. Ottenere poco più di 2mila voti è un po’ pochino per chi governa Alghero, in ogni suo anfratto, da oltre un lustro. Un test che di fatto boccia l’attuale amministrazione attraverso i candidati dell’area di riferimento (tra cui il vice-sindaco) che, seppur supportati da tutto lo schema governativo, racimolano un bottino di voti troppo sotto quanto atteso e, in totale, la metà del Centrodestra.
Per questo, partiti, sostenitori e candidati, a questo giro, visto la vicinanza con la consultazione isolana, potranno fare anche a meno dei sondaggi in vista delle Comunali, d’altra parte le insidie sono sempre dietro l’angolo e bastano scelte errate e titubanze varie, connesse più al protagonismo personale che al bene comune, per ribaltare il reale “sondaggione” delle regionali.
Nella foto alcuni rappresentanti dell’Amministrazione
S.I.