CAGLIARI – Oltre 5 mila agricoltori, pastori e allevatori hanno partecipato all’assemblea promossa questa mattina da Coldiretti Sardegna alla fiera di Cagliari in cui è stata presentare la piattaforma agricola alla nuova Giunta regionale e al vice premier Matteo Salvini, intervenuto intorno alle 13.
La sala delle fiere si è rivelata troppo piccola per accogliere i soci dell’organizzazione arrivati da tutta la Sardegna. Coldiretti Sardegna con i suoi soci ha presentato tutti le filiere e le problematiche riassunte in tre punti: burocrazia, trasparenza e filiere: punti da affrontare immediatamente dalla nuova giunta, secondo Coldiretti Sardegna per rilanciare il comparto. A fine assemblea, il presidente di Coldrietti Sardegna Battista Cualbu ha regalato al vicepremier Matteo Salvini “una bertula”, la bisaccia, con una forma di pecorino e una bottiglia di vino, simbolo in Sardegna dell’agricoltore maturo che avvia la sua azienda agricola.
Il viceministro Matteo Salvini sta parlando a Cagliari all’assemblea di Coldiretti Sardegna e dove ha appena seguito l’intervento del presidente nazionale dell’organizzazione Ettore Prandini. Nel suo intervento il presidente della Coldiretti ha ripercorso i temi cari dell’organizzazione riassunti oggi nell’assemblea con: trasparenza, burocrazia filiere.
Parole d’ordine che hanno riassunto la piattaforma agricola che Coldiretti Sardegna sta presentando al neo governatore Christian Solinas, oggi assente per motivi di salute. Burocrazia, è stato sottolineato negli interventi del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e dei soci che hanno presento le diverse filiere, sta bloccando lo sviluppo dell’agricoltura. “Abbiamo tre Enti agricoli e 1500 dipendenti, ma i servizi alle imprese chi li valuta?” è stato detto durante la mattinata.
“Registriamo la mancanza totalmente di una catena di informazioni e di responsabilità. Spesso ci sono anche due anni di vuoto tra la presentazione delle domande (per le quali spesso è richiesta la cantierabile) e l’istruttoria – ha sottolineato il presidente Battista Cualbu -. Migliaia di domande del Psr sono bloccate per anomalia e milioni di euro giacciono nelle casse pubbliche senza essere spesi. In questo modo non si può fare impresa e non si può essere competitivi”.
Coldiretti Sardegna ormai da 5 anni porta avanti un progetto di riforma delle norme che regolano il processo di semplificazione di tutti i procedimenti amministrativi che interessano le imprese agricole, il cosiddetto Super CAA. Provvedimento che garantisce tempi certi per la conclusione dei procedimenti attraverso il meccanismo del silenzio- assenso: presentata la domanda ai Centri di Assistenza Agricola, se non arriveranno risposte entro 60 giorni per la conclusione dell’istruttoria, la pratica sarà considerata approvata.
“La Legge è presente in Sardegna dal 2013 – ha detto il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – ma mentre le altre Regioni sono andate avanti nell’applicazione, da noi non sono stati mai normati i provvedimenti attuativi che rendono possibile il rispetto dei tempi”. Il Super CAA garantirebbe ai produttori gli auspicati tempi certi e quindi uno snellimento procedurale sostanziale. Non necessita di alcun cambiamento organizzativo in nessuna struttura, ma conferisce solo diversi ruoli ai CAA che, liberando carta e impegni burocratici ad ARGEA ed altri Enti che potranno dedicarsi con più efficacia ed efficienza, ad altri importanti compiti istruttori.
Nella foto l’incontro di oggi a Cagliari
S.I.