ALGHERO – Doppio appuntamento con le classiche delle maratone di primavera per l’Alghero Marathon. Domenica 14 aprile si è corsa la 43°ma edizione della maratona di Parigi che insieme a quelle di Londra e Berlino è diventata uno degli appuntamenti più prestigiosi del calendario podistico europeo. E’ stata, infatti, giudicata tra le più belle gare con percorso mozzafiato e scenari d’incomparabile bellezza. Ai nastri di partenza degli Champs-Elysées, tra i poco più dei 57.000 iscritti provenienti da oltre 93 nazioni, il portacolori dell’Alghero Marathon Raffaele Piras che ha coperto i 42,195km con l’eccellente tempo finale di 3h13:25 stabilendo così il proprio primato personale.
Dopo l’appuntamento con la Roma-Ostia dello scorso marzo per Raffaele Piras è giunto un risultato di tutto rispetto in una delle maratone più veloci grazie a un percorso sostanzialmente pianeggiante con un dislivello D+ di 208 metri. Partenza ai piedi dell’ all’Arc de Triomphe e discesa per gli Champs-Elysées in direzione Place de la Concorde. Poi la Rue de Rivoli, Place de la Bastille e il verde del Bois de Vincennes con il suo meraviglioso castello sullo sfondo. La fatica della seconda metà gara è mitigata dalla vista su Notre Dame, il Musée d’Orsay e la Tour Eiffel. Ancora un piccolo sforzo e si entra nel Bois de Boulogne usciti dal quale si è su Avenue Foch e successivo traguardo all’Arc de Triomphe.
Lunedì 15, invece, si è disputata l’edizione numero 123 della maratona di Boston da sempre in calendario il terzo lunedì del mese di aprile, in occasione del Patriots’ Day, che commemora l’anniversario della battaglia di Lexington del 1775 che segnò l’inizio della seconda guerra di indipendenza americana. La prima edizione risale al 1897. Ai nastri di partenza per l’Alghero Marathon il presidente Renato Cattogno e Guido Rimini. Gara contraddistinta da un clima variabile e ventoso. Cattogno ha concluso la fatica con un crono finale di 3h52.50 mentre Rimini ha tagliato il traguardo in Copley Square in 4h01.57. La partenza della gara è stata data a Hopkinton lungo East Main Street (vicino ad Ash Street). Pioggia e fango al villaggio di partenza. Lasciata Hopkinton si attraversano le cittadine di Ashland, Framingham, Natick e Wellesley (dove si supera la metà gara). Si entra quindi nel comune di Newton, caratterizzato dalle Newton Hills, una successione di quattro salite che culmina con la Heartbreak Hill. Superato il Boston College (al 37º km), si entra a Boston in Beacon Street, poi Kenmore Square, quindi si percorre Commonwealth Avenue, Hereford Street e Boylston Street, sino al traguardo posto vicino alla John Hancock Tower in Copley Square. Percorso molto severo con quattro salite a meno di dieci chilometri dalla fine che hanno messo a durissima prova la tenute muscolare dei runners.
Domenica, infine, Runday Decathon per Angelo Tiloca, Pietro Paschino e Giacomo su percorso di un giro 4.5km con partenza e arrivo dal centro commerciale Tanit dopo un passaggio all’ingresso di Sassari. I più piccoli bluerunner gare alla 31°ma StraOlbia dove si registra la vittoria di Andrea Marras sui 300 metri e il secondo posto della sorella Mariella sui 1000 metri.
Marcello Moccia