ALGHERO – Domenica 2 Giugno. Con notevole ritardo rispetto agli ultimi anni, visto il maggio caratterizzato da un clima spesso autunnale, c’è stato il primo mini-assalto alle spiagge. E, nonostante il tema sia stato uno dei più dibattuti e affrontati in più assisi, in primis sui media e social che hanno visto la presa di posizione di operatori e cittadini comuni, la condizione delle porzioni di spiagge pubblica tra San Giovanni e il Lido e pure nel tratto tra Maria Pia e Fertilia risulta ancora non come dovrebbe essere. D’altra parte, non con diverse difficoltà ed ostacoli, i concessionari sono riusciti (a spese loro, in attese dei promessi 150mila euro) a rendere fruibili e decorosi i propri stabilimenti.
L’amministrazione uscente (guidata dal sindaco Bruno) non è riuscita ad intervenire per togliere definitivamente i cumuli di posidonia presenti in diversi tratti. Senza considerare l’annuncio della cosi detta “Beach Arena”. Idea nata da alcune associazioni culturali locali che poi è stata fatta propria da Confcommercio e Amministrazione, salvo poi arrivare ad oggi, dunque in pieno avvio di stagione turistica, con il sito di San Giovanni (e pure quello di Punta Negra) ancora ricolmo di posidonia spiaggiata. Montagne di materiale marrone e pure residui di rifiuti che inficiano, oggettivamente, l’immagine di Alghero con tanti turisti che ogni giorno ci chiedono: ma cosa è successo alla spiaggia? Vaglielo a spiegare.
Nella foto alcuni dei cumuli di alghe presenti nel litorale pubblico
S.I.