ALGHERO – Il disastro nella gestione della pulizia delle spiagge ha raggiunto il suo apice proprio in questi giorni. Nel momento in cui, secondo gli amministratori uscenti, Alghero doveva brillare per la condizione dei suoi arenili. Addirittura da Pasqua, si disse. Invece ecco che, a due giorni dal voto, si palesa l’immagine che fotografa al meglio l’infausta condizione nella Riviera del Corallo ovvero i turisti che armati di carriola e pale si mettono a raccogliere la posidonia. Non ci si poteva augurare di peggio rispetto ad una località turistica che, vista anche l’assenza di serie alternative, ha oramai basato tutta l’offerta sul binomio “sole e mare”.
Ma non è finita qui. Infatti il disastro generale di questo settore non poteva non completarsi, almeno per adesso, anche di un altro tassello: la bocciatura da parte del Tar del bando triennale dell’Amministrazione Bruno. Atti resi pubblici il 12 giugno. Ed è di queste ore la divulgazione tramite social da parte dell’esponente della Lega, Gianni Pais, delle pagine in cui vengono messe nero su bianco le motivazioni per cui il Comune (difeso dall’avvocato toscano, quello di tante cause di questi anni, Altavilla) viene sconfitto dal ricorso presentato dalle ditte non vincitrici rispetto alla prima aggiudicataria ovvero Eco Olbia. Senza considerare pure la condanna al pagamento delle spese legali.
Insomma con una stagione iniziata tra mille difficoltà, dove non esiste lo straccio di nessun tipo di programmazione, arriva l’ennesima batosta per il settore turistico e in particolare per la gestione di quello che era “l’oro bianco” di Alghero.
Nella foto la chiusura della sentenza
S.I.