ALGHERO – “Con l’inaccettabile atteggiamento populista di condonare 9,6 milioni di euro agli evasori, il sindaco di Alghero si è trovato oggi a dover dichiarare di non avere la disponibilità per garantire agli algheresi il servizio del Giudice di Pace”. Cosi i Riformatori Sardi di Alghero che puntato il dito contro il sindaco Bruno per l’ennesimo schiaffo ricevuto. Si parla del Giudice di Pace, ma il partito di Salvio e Balzani mette in evidenza un altro aspetta molto inquietante: “lo si evince dall’analisi del Bilancio di Previsione 2015, documento in cui si può verificare la decisione dell’amministrazione comunale di “parcheggiare” gli oltre 9 milioni di euro di crediti certi, in un fondo dalla dubbia esigibilità”.
“In pratica si è preferito non organizzare la riscossione coattiva di tali tributi, scelta che sarebbe stata impopolare per un sindaco che vive di “mi piace” su Facebook, e quindi, per tamponare, si è dovuto ricorrere all’aumento della tassa di soggiorno, imposta a carico dei turisti. Con questo ennesimo atto di mala gestione delle risorse e dei servizi al cittadino il vaso ha traboccato la misura e le conseguenze ricadono pesantemente sull’intera cittadinanza. Probabilmente quando il Sindaco di Alghero comunicava con enfasi ai cittadini di aver “ripulito” il bilancio, non aveva intuito i problemi a cui sarebbe andato incontro senza un parallelo progetto di redistribuzione strategica delle risorse disponibili”.
“Arrivati a questo punto e considerate le difficoltà oggettive dell’attuale fase storica, in cui la giunta Bruno vacilla sotto i colpi di una crisi intestina che ne paralizza pesantemente le capacità operative, i Riformatori di Alghero ritengono giunto il momento in cui il Sindaco si faccia responsabilmente da parte per ridare nuovamente la parola, ed il voto, ai cittadini, i quali, si spera vorranno mettere nell’urna i nomi di uomini più capaci e competenti”.
Nella foto l’interno di un aula giudiziaria
S.I.