ALGHERO – Sembra un percorso amoroso quello tra Pd e Mario Bruno. Dopo essere stati sposati, c’è stato l’amaro divorzio, sono volati gli stracci, e adesso potrebbe partire una nuova storia. L’attrazione pare non mancare, anche se il rapporto resta molto difficoltoso. Del resto, ritornando nell’arena politica, il Partito Democratico è stato (è) l’oppositore più duro del sindaco e della sua amministrazione. Per questo è difficile pensare che ad un tratto venga riposta l’ascia di guerra per passare ad un rapporto tutto rose e fiori.
Ma in attesa di capire se sarà di nuovo amore, il sindaco e il segretario Mario Salis si sono rivisti. Questa volta a Sant’Anna e non nella segreteria di via Mazzini come avvenuto lo scorso 17 novembre. Dunque un qualcosa di appena più ufficiale e vicino alle dinamiche amministrative anche se pare essere andati molto avanti. “Si, c’è stato un incontro interlocutore – conferma Mimmo Pirisi – e gli incontri riprenderanno nei prossimi giorni con calma, noi non abbiamo fretta, il solco, il percorso è tracciato”. Dalle parole del capogruppo democratico emerge un certo ottimismo anche se subito dopo addrizza il tiro, “la segreteria cittadina si è riunita ieri, finita a tarda notte, ha confermato il mandato a Salis al fine di continuare il percorso intrapreso con il Sindaco in linea con quanto tracciato dal partito nelle settimane scorse e concordato con gli organismi superiori”. Ovvero, come ribadito più volte dall’altro consigliere comunale Enrico Daga, azzeramento di tutte le posizioni in seno all’amministrazione e apertura alle altre forze politiche di opposizione.
Secondo indiscrezioni Bruno sarebbe anche pronto ad accettare quanto dettato dal Pd. Non ci sono più scuse. Il tempo stringe e la città, su numerose questioni, alcune anche prioritarie (vedi appalto igiene urbana) è allo sbando. Come ribadito nelle scorse settimane, le parti in causa hanno ipotizzato una ripartenza, una fase due del governo cittadino finalizzata a raggiungere gli obiettivi primari per la città. Un traguardo non facile da tagliare, ma degli spiragli paiono esserci. “Ancora è presto per poterlo dire ci sono dei presupposti positivi ma devono essere tutti verificati con calma”, commenta Pirisi. Questo ottimismo, però, cozza con la non evidente volontà del sindaco di azzerare tutto e soprattutto con la certa indisponibilità delle altre forze di minoranza di aprire questa nuova fase. “Troppo pregiudicata da tanti errori e fallimenti, questa amministrazione, per poter ripartire, sarebbe politicamnete un “suicidio di massa”, dicono alcuni esponenti di minoranza. L’Udc non ne vuole neanche sentire, Ncd pare lo stesso, Forza Italia non ne parliamo nemmeno. 5 Stelle non fanno alleanze.
Più che un ipotesi, parrebbe un utopia. D’altra parte, com’è noto, la politica può tutto e infatti dall’incontro è emersa anche l’indicazione del sindaco di non voler perdere tempo. Attuare immediatamente questa verifica e se ci sono i margini, agire subito. Nessuna crisi al buio, ma nell’eventualità di un accordo, subito la ripartenza. Qualcuno, nel caso, dovrà fare parecchi passi indietro. Altrimenti non è chiaro cosa voglia fare Bruno. Del resto le sue carte a disposizione sono finite. O si allarga la maggioranza o, nonostante i proclami e le rassicurazioni, in 13 (12 effettivi) non si va molto avanti. Chissà, nel frattempo ad Alghero si naviga a vista e in un periodo di mare in tempesta non è per nulla positivo.
Nella foto (di 4 anni fa) il segretario del Pd Salis, il senatore Silvio Lai, il sindaco Bruno e il consigliere comunale Daga
S.I.