ALGHERO – “Oggi in un incontro febbraio in un incontro con la Commissione Europea, la Regione Sardegna cercherà prima di tutto di ottenere la proroga alla continuità territoriale che scade il 16 aprile ed è vergognoso che ad oggi non si possa prenotare un volo oltre quella data, ormai prossima”. Cosi il consigliere di opposizione Mario Bruno riguardo il tema centrale dei trasporti aerei.
“Non solo. Si cercherà una via di uscita sul nuovo modello. Il tema dirimente è la tariffa unica, ma anche le frequenze. È una telenovela in cui la Regione esce sconfitta nelle sue convinzioni, ovvero tariffa unica per tutti, anche per i non residenti, mentre la UE intende ribadire un concetto chiaro: la continuità è per i sardi, non per tutti, cioè tariffe scontate per i soli residenti in Sardegna”.
“La UE dice anche che le frequenze tra Sardegna e Continente sono troppe d’estate: il modello corso basato su un tetto massimo di posti riservati ai residenti piuttosto che su un numero di voli giornalieri “onerati” piace di più. Ma su questo punto non si doveva e si deve cedere, come Regione.
E la Regione ha invece ceduto: ha proposto, dapprima, l’adozione di una “tariffa unica agevolata” per nove mesi e “differenziata con tetto massimo di posti” per l’alta stagione, dal 15 giugno al 15 settembre; in alternativa, l’”adozione di una tariffa unica agevolata” per 10 mesi e di una “tariffa libera” per i restanti due dal 1 luglio al 31 agosto. Proposte però non accolte”.
“Si è passati allora a una proposta ancor più al ribasso: per i non residenti, una tariffa libero mercato per quattro mesi estivi, dal 1 giugno al 30 settembre e una tariffa con tetto massimo, pari al doppio della tariffa residenti, per i restanti otto mesi, dal 1 ottobre al 31 maggio. La Regione, pur di uscirne, si è detta anche favorevole a valutare un ulteriore dimensionamento dell’offerta di posti nel periodo estivo, previa consultazione con i vettori aerei. Vediamo come andrà. Altro che pugno di ferro dei leghisti, sardisti, sovranisti, ci saremmo accontentati di discutere alla pari, tra forze e istituzioni interdipendenti. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di una Regione supina e di un nuovo bluff anche sul diritto alla mobilità”.