“Nessuna furbata del cartellino”: ritorno al lavoro

ALGHERO – “Nessuna furbata del cartellino”. L’inchiesta, giustamente attivata dalla Guardia di Finanza a seguito di un esposto, vede il ritorno al lavoro di una dei presunti “furbi”. Una vicenda nata tra il 2018 e 2019. Tre dipendenti del Comune di Alghero sono stati oggetto di una denuncia per presunte assenze negli orari di lavoro. Video-camere, appostamenti, controlli e quant’altro per riuscire a provare quanto denunciato. La prima richiesta del Pubblico Ministero è stata piuttosto pesante ovvero un anno di sospensione dal lavoro. Fissato l’interrogatorio, come fanno sapere gli avvocati (Andrea Delias ed Edoardo Morette), è emersa l’impossibilità di accedere agli atti. A quel punto una degli accusati non ha potuto rispondere alle domande avvalendosi della facoltà di non rispondere. Nonostante questo è arrivata la richiesta di sospensione dal lavoro di due mesi che poi è decaduta per “violazione del diritto della difesa”.

Soddisfazione da parte degli avvocati difensori Andrea Delias e Edoardo Morette secondo i quali “la decisione del Tribunale ripristina una situazione di equità temporaneamente lesa da un provvedimento ingiusto poiché emesso, tra le altre, in violazione del diritto di difesa dell’indagata che non ha potuto prendere visione degli atti su cui si fondava l’accusa né prima dell’interrogatorio di garanzia né, per rifiuto del Pubblico Ministero, successivamente all’ordinanza applicativa della misura cautelare. Con la conseguenza che si è vista costretta a difendersi dalle accuse senza aver in mano alcun elemento utile a proporre appello che, per legge, deve riportare i motivi a pena di inammissibilità”.

“Se fosse stato consentito l’accesso agli atti del fascicolo la nostra assistita, la cui serietà e professionalità è stata più volte riconosciuta dallo stesso Comune di Alghero, avrebbe potuto spiegare che non possiede un ufficio all’interno della struttura comunale perché svolge esclusivamente mansioni esterne tra le quali quelle di ispettore ecologico e messo notificatore e che utilizza il mezzo proprio per la semplice ragione che l’ente non le fornisce alcun mezzo di servizio. Non di meno deve evidenziarsi come le contestazioni siano circoscritte soltanto a quattro episodi in quattro mesi, episodi isolati quindi che, se solo avesse potuto esaminare, avrebbe agevolmente chiarito, come verrà fatto nel corso del dibattimento”.