Virus, disastro economico: sostenere la pesca

ALGHERO – “Siamo soddisfatti della rapida  risposta che la Giunta Regionale ha dato in questi giorni con le delibere “antivirus” che assicureranno liquidità e sostegno a garanzia delle imprese e dei lavoratori sardi”. Cosi i rappresentanti di Fratelli d’Italia Christian Mulas, capogruppo consigliare, e Marco di Gangi, assessore al Turismo, riguardo la necessità di sostenere il comparto della pesca. Certo non bisogna dimenticare che esiste tra le varie deleghe ci sono anche quella facente capo alla pesca e agricoltura, due settori fondamentali per l’economia algherese.

“In questo momento delicato sono tante le economie colpite. Quando il peggio sarà passato e avremo un quadro più chiaro, sapremo con certezza quanta ricchezza, quanti investimenti e quanti risparmi saranno stati persi per colpa di questa epidemia. Ora che la Politica a tutti i livelli: nazionale, regionale e comunale si sta impegnando nel dare le prime importanti risposte ai cittadini, è fondamentale ascoltare le necessità di tutti i comparti ed iniziare anche a guardare oltre, a pensare al futuro economico della Sardegna confidando che quanto prima l’emergenza virus sia solo un brutto ricordo”.

Tra le categorie che oggi stanno iniziando a pagare un prezzo salato certamente il comparto della pesca, un settore simbolo della nostra comunità e un elemento chiave della filiera economica algherese: è sul pescato e sulla cucina di pesce e dell’aragosta che si regge buona parte della gastronomia locale e su questa puntano le attività della ristorazione, per attirare clienti e creare così ricchezza e lavoro. Essi sono a tutti gli effetti parte di quell’insieme di elementi che costituiscono il valore aggiunto della nostra destinazione turistica nel mercato globale.

“Già oggi i pochi pescatori che escono in mare riescono a vendere solo una minima parte del proprio pescato e le previsioni indicano che quest’anno, per colpa dell’epidemia in corso, tutte le località turistiche affronteranno già dai prossimi mesi momenti assai difficili, con meno turisti e quindi minori consumi. In un triste effetto domino, il danno arriverà a colpire anche chi ogni mattina affronta il mare e spera nella sua generosità per portare nelle cucine degli chef e poi sulle tavole dei clienti del buon pesce”.

Oggi, dopo l’emanazione del Decreto legge del 17/03/2020 n° 18 “Cura Italia “ Il Governo all’articolo 78 prevede lo stanziamento di 100 milioni per una serie di misure a sostegno dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura tra le quali è previsto l'arresto temporaneo dell’attività  di pesca. 

“Dopo aver sentito alcuni tra i pescatori locali più rappresentativi del comparto che valutano positivamente questa misura ovviamente supportata dalle idonee compensazioni economiche, crediamo sia opportuno che la Regione, cui compete il compito di definire il calendario annuale di pesca,  per compensare la sospensione  della attività  prevista dal citato decreto,  prenda seriamente in considerazione  di prorogare la pesca dell’aragosta  per almeno due mesi rispetto all’attuale termine del 31 agosto”.

“In sintesi l’idea è quella di dare ai pescatori algheresi e sardi la possibilità di continuare la pesca dell’aragosta nei mesi di settembre ed ottobre consentendo loro di recuperare le perdite economiche dei prossimi mesi in un periodo dell’anno in cui si spera le cose vadano meglio e i consumi riprendano vigore; mettiamoli nelle condizioni di lavorare quando questo sarà possibile”.

“In collaborazione e con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Alghero,  con i nostri rappresentanti istituzionali e il nostro Assessore all’Ambiente Gianni Lampis, proporremo alla Regione Sardegna di sostenere questa soluzione. In questa fase, ovviamente, è bene non fare promesse irreali, perciò cercheremo insieme a loro e alla Regione le soluzioni possibili: questa è una promessa che possiamo e vogliamo fare”.