“A causa della diffusione del corona virus, quasi 100 paesi nel mondo, 4 miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale, subisce oggi il lockdown (isolamento)”. Cosi il consigliere comunale e balneare Giovanni Monti riguardo la grave crisi del comparto turistico.
“La drammaticità di questo evento ha colpito, più di altri, il nostro paese, e di conseguenza, la nostra regione, la nostra piccola comunità algherese.
Improvvisamente destabilizzati nel nostro vivere, abbiamo trascorso le giornate a contare e piangere le vittime del nostro nemico invisibile, in un dramma sociale con rari precedenti al quale si è affiancato subito un evidente disastro economico La comunità medico scientifica sconfiggera presto il nostro “nemico”!. Ma già da subito entriamo in “gioco” tutti noi.
Dobbiamo essere allo stesso tempo sognatori ma, soprattutto, realisti.
Stiamo affrontando (e affronteremo per un lungo tempo) una crisi economica senza precedenti. E allora (purtroppo) comincerà una vera e propria lotta per la sopravvivenza (economica) fra i vari stati, regioni, e comuni stessi. Quale scenario immaginare allora per Alghero? Avremo bisogno delle energie di tutti e di creare un impeccabile sinergia fra loro per poterci distinguere ed emergere per impegno, per pregi, per qualità, per risultati, per mostrarci al mondo, ancora di più, come città bella e sicura”.
“Ecco quindi, la necessità di intraprendere immediatamente ogni azione necessaria per il rilancio della nostra città. Far fronte all’emergenza sanitaria e contemporaneamente predisporre un modello di ricostruzione del tessuto economico. L’evoluzione giornaliera della situazione sanitaria potrebbe ben presto (speriamo) proiettarci verso la cosiddetta fase 2 e fase 3. Ecco quindi la necessità di arrivare pronti ai blocchi di partenza, ad oggi il sistema produttivo è per il 90% “chiuso”. Ma “chiuso” non deve significare non fare niente! Quali saranno le condizioni necessarie per una nuova riapertura delle attività produttive? Garantire la sicurezza e la tutela della salute sarà sicuramente prioritario. L’economia estiva produce gran parte del reddito del nostro territorio e delle nostre famiglie.
“In vista di una stagione che sarà verosimilmente molto breve, è necessario che neanche un giorno di quelli lavorativi possibili vada perduto.
È plausibile pensare che presto ci dovremmo scontrare con la temibile “burocrazia”. Ogni comparto avrà bisogno di tempo per riavviare, per effettuare manutenzioni, per sanificare, per modificare, adeguarsi a possibili vincoli e restrizioni, e quant’altro. Sarà bene sapere al più presto non tanto il quando (lo deciderà la comunità scientifica) ma soprattutto come ogni comparto dovrà riprendere la propria attività. E siccome, come detto, ogni giorno sarà preziosissimo, sarà bene consentire ad ogni comparto produttivo di procedere ad ogni azione preparatoria per essere pronti, come già detto, ai blocchi di partenza quando sarà il momento.
Naturalmente nel rispetto delle prescrizioni legate alla tutela della salute. Inizierà subito una serrata competizione fra comuni e regioni per recuperare il tempo perduto. E avvolte come si dice, ed in questo caso più che mai, “l’importante non è partecipare ma vincere!!” Insieme ce la faremo”,