ALGHERO – Alla prima vera prova del fuoco il (magico) numero 13 si è sciolto come neve al sole. Quella è la cifra minima che garantisce alla maggioranza, e dunque al sindaco Bruno, di poter continuare a governare. Da Sant’Anna avevano detto, dopo il “patto degli gnocchetti”, che la compagine al sostegno del Primo Cittadino, nonostante l’uscita del secondo partito della coalizione (l’Udc) e la perdita di tre consiglieri, era “più forte e compatta di prima pronta ad affrontare le tutte le problematiche per il bene di Alghero”. Invece il numero 13, per alcune assenze tra le forze di governo, è già svanito. Alla seconda seduta utile, dopo l’annunciata ripartenza, la maggioranza ha dimostrato di non avere i numeri per poter andare avanti. Questo dopo anche la definitiva rottura col Partito Democratico e le spiegazioni del Movimento 5 Stelle. Entrambe le forze politiche pronte a sostenere i provvedimenti veramente indispensabili, ma non disposti a fare continuamente da “stampella”.
E ieri gli effetti di questa situazione si sono palesati quando c’è stato da discutere la mozione di Forza Italia, poi divenuta di tutto il Consiglio, sulla Ryanair. Al netto del fatto che parlare oggi di questo tema appare a dir poco inutile, visto che le decisioni sono state già prese e soprattutto la voce di di Alghero verso Cagliari appare sempre meno significante, si è deciso di fissare questo punto all’ordine del giorno. Discusse le brevi segnalazioni, si è passati al tema dei trasporti aerei.
La seduta si è aperta con le opposizioni che, mantendendo il nunero legale, hanno garantito l’avvio dei lavori. Dopo una lunga discussione, dove si è palesata la necessità di fare tutto il possibile per mantere un sistema dei collegamenti utile a non far morire il territorio, si è giunti ad una sintesi sul documento proposto da Forza Italia. Ciò a seguito del fatto che la maggioranza voleva, giustamente, porre qualche suo contributo. Ma dopo una serie di riunioni anche tra il sindaco e i consiglieri di minoranza, nel frattempo rimasti in 4 (Camerada, Pais, Maurizio Pirisi e Porcu), finalizzate a definire una mozione unitaria, inspiegabilmente si è arrivati alla richiesta del rinvio del voto. Questo anche perchè è venuta a galla anche la delibera sulle cittadinanza onorarie (annunciata, ma ancora non approvata).
A quel punto l’opposizione, dopo anche alcuni scambi velenosi col sindaco, ha deciso di lasciare l’aula e al momento dell’appello il dirigente Masia non ha potuto fare altre che constatare che non c’era il numero minimo per dichiarare valida la seduta. Il Consiglio è stato sciolto e rinviato a data da destinarsi. Neanche gli appelli alla responsabilità hanno funzionato. Pure su un tema centrale come quella della Ryanair e del sistema aereo, la maggioranza ha dimostrato di non essere in grado di andare avanti e garantire quelle risposte, molte fondamentali, che gli algheresi attendono. Il numero 13 è già svanito, adesso c’è da capire quando amministrazione e maggioranza (al cui interno starebbero montando nuovi malumori) prenderanno atto della situazione come chiesto più volte dalle opposizioni e dalla città.
Nella foto i banchi dell’opposizione con i consiglieri Porcu (5 Stelle) e Pais, Pirisi e Camerada (Forza Italia)
S.I.