ALGHERO – “Con l’ultimo comunicato l’assessore Di Gangi recita il suo de profundis.Finalmente sentiamo abbaiare il circolo “Azione Alghero” o meglio il “circolo che non c’é” o come meglio definito il “circolo fittizio”. Dove il segretario è lo stesso assessore che esce sulla stampa a sua difesa personale”. Non c’è pace in Fratelli d’Italia ad Alghero. Oramai è sempre più scontro tra i due circoli e, dopo le scuse di Di Gangi per aver “messo in mezzo” il Psd’Az e il suo esponente Tore Pintus, ora è ancora il Tricolore che replica alla precedente nota di Azione Alghero in cui si attaccava vari militanti tra cui Sefora Salis.
“Ridicolo fa il controllore e il controllato. Mai nei nostri comunicati abbiamo fatto attacchi ad personam come invece ha fatto il segretario – assessore che é scaduto in un attacco personale dai contenuti scurrili. Fa sorridere leggere nella sua nota l’accusa di tradire la nostra appartenenza, ma da che pulpito, il nervosismo forse le sta facendo dimenticare il suo percorso politico: dal Partito Socialista Italiano ad Alghero Viva con Carlo Sechi per poi togliere il sostegno allo stesso sindaco Sechi per passare all’opposizione ed aderire a Federazione Democratica, per poi Federazione dei Socialisti e dei Democratici per poi Sdi, Psd’Az Forza Italia, Lista Civica, Energie per l’Italia e ora a Destra, una confusione totale”.
“Tutto questo per solo opportunismo politico considerato che prima di essere candidato nel nostro partito ha chiesto la candidatura a tutti I partiti politici cittadini. Ma noi comprendiamo il fallimento di un uomo ormai arrivato al capolinea e gli siamo umanamente vicino, un uomo sempre più solo, più triste, più confuso e più inviso all’ interno dell’ Amministrazione. La preghiamo di non nominare più I nostri iscritti, il nostro Partito che non gli appartiene, il Sindaco che gode della nostra fiducia, le persone da lei coinvolte con assoluta cattiveria ed I vertici del Partito ai quali ha giá raccontato innumerevoli menzogne”.
“Con il suo carattere tenta di seminare zizzania creando inimicizie, astio e discredito ma con noi non attacca. L’ unico ostaggio di cui possiamo parlare é il consigliere legato mani e piedi all’assessore, non capiamo i motivi o forse ê meglio non capirli. Chiudiamo chiedendole di avere un po’ di rispetto per se stesso liberando la cittá, l’Amministrazione, il nostro partito dalla sua fastidiosa presenza”.