ALGHERO – “Per la partecipata del comune Alghero InHouse (e pare che a breve la stessa scelta sarà fatta per Secal…) la maggioranza ha deciso di passare da un amministratore unico a un cda composto da 3 persone”. Cosi tutte le opposizioni ovvero Centrosinistra e 5 Stelle riguardo l’atteso rinnovo ai vertici della società In-House ancora oggi gestita da un amministratore facente capo alla Giunta Bruno.
“In sostanza in un momento di crisi estrema come quello che stiamo vivendo, con moltissime persone che si trovano in grandi difficoltà, il sindaco Conoci e la sua maggioranza non trovano nulla di meglio da fare che aumentare i posti nei Cda delle partecipate e, probabilmente, triplicare i revisori dei conti. In pratica, pur di provare a sanare le fratture della sua maggioranza, il sindaco dà uno schiaffo a tutti i cittadini in difficoltà e si preoccupa solo di aumentare il numero delle poltrone”.
“Ora aspettiamo di capire se, come sembrerebbe presumibile, aumenteranno anche i costi complessivi della partecipata. Auspichiamo che ciò non avvenga, ma verificheremo, perché, se succedesse, sarebbe un vero affronto alla città e alle casse pubbliche, già in grande crisi”, cosi si chiude la nota. D’altra parte, a prescindere dalla polemica sul ripristino dei Cda, sarebbe opportuno, come anche da indicazioni in campagna elettorale del Centrodestra, che i vertici delle partecipate, Fondazione e Parco vedano ripristinati emolumenti e/o rimborsi per coloro che ricoprono i vari ruoli.