ALGHERO – Alla luce delle normative a livello nazionale, in questo momento gli asili nido non possono riaprire per garantire il servizio che offrivano, anche nel periodo estivo, prima della pandemia di Covid-19. Mercoledì scorso a Porta Terra il Sindaco Mario Conoci insieme al Consigliere Christian Mulas, presidente della Commissione Consiliare Sanità e al presidente della Commissione Servizi Sociali Pepinetto Musu ha ricevuto le rappresentanti delle strutture private che operano in città con i bambini di età compresa zero trentasei mesi.
Un settore in crisi che ha voluto rappresentare all’Amministrazione le difficoltà dovute alle norme, il Dpcm del 11 giugno, che consentono la riapertura per gli asili nido solo come centri estivi. Ciò comporta una serie di costi esorbitanti, soprattutto di natura fiscale, che rendono praticamente impossibile riaprire le attività nella forma consentita. Gli asilo nido godono infatti dell’esenzione fiscale dell’Iva, a differenza dei centri estivi che sono invece sottoposti ad un regime fiscale che prevede il pagamento dell’22% dell’Imposta. Un costo aggiuntivo che si riverserebbe sulle famiglie, con tutte le problematiche conseguenti.
“Le strutture svolgono in città un ruolo importantissimo – riferisce il presidente di Commissione Christian Mulas – per la crescita dei bambini e per l’interazione con gli altri coetanei. I programmi che si svolgono negli asili nido da parte dei pedagogisti infatti sono di carattere ludico- didattici pensati in funzione dello sviluppo cognitivo e sensoriale per il bambino”. Per lo sblocco della situazione si rende necessario un intervento della Regione con un atto di indirizzo che metta in grado le strutture di tornare ad operare nella normalità. Su questo aspetto, l’Amministrazione sta avviando le apposite interlocuzioni con l’Assessorato regionale alla Santità.