ALGHERO – “Il centro-destra ha approvato ieri una pessima legge di riforma sanitaria che riguarda principalmente gli aspetti gestionali del sistema, con un mantenimento di funzioni accentrate (acquisti, personale) in una azienda regionale (ARES) ed un ritorno a 8 asl territoriali. Un intervento che paralizzerà, in un momento di grave emergenza determinata dalla pandemia covid19, in un regime commissariale”. Così l’ex-presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau Sulis riforma sanitaria approvata ieri.
“il sistema sanitario, per almeno un anno e che a regime comporterà un incremento delle aziende sanitarie da 6 a 14 ed un aumento di ben 48 figure apicali con un aumento dei costi stimato in oltre 3 milioni di euro. Una riforma che risponde solo a logiche di spartizione di potere della maggioranza e che non interviene minimamente sulle criticità dell’organizzazione territoriale e su quelle drammaticamente evidenti nel sistema ospedaliero. Con un emendamento d’aula sono intervenuti sulla rete ospedaliera, tra l’altro, incorporando l’ospedale Marino di Alghero all’Azienda universitaria di Sassari, di fatto togliendo ogni possibilità al presidio di Alghero di aspirare ad essere riconosciuto ospedale regionale di primo livello in piena autonomia e declassificando il reparto di Ortopedia da struttura complessa a struttura semplice, privandolo dell’autonomia funzionale di cui ha goduto sinora”.
“Tra l’altro non chiarendo la destinazione degli altri reparti Oculistica, Diabetologia, Dermatologia etc. facenti parte del presidio incorporato. Per concludere in bellezza la seduta, hanno bocciato un ordine del giorno che chiedeva impegni sul potenziamento della cardiochirurgia di Sassari. Insomma una giornata che purtroppo dovrà essere ricordata con toni tutt’altro che trionfalistici”.