ALGHERO – Nel corso della scorsa notte, compresa tra il 23 ed il 24 settembre, militari in forza alla Guardia Costiera di Alghero ed i Barracelli di Alghero hanno messo in atto un’attività operativa volta a reprimere il fenomeno della pesca ricreativa illegalmente esercitata nello specchio acqueo della laguna del Calich. L’attività, che si è concretizzata dopo diverse ore di osservazione occulta, ha permesso di appurare l’esercizio della pesca ricreativa, condotta da tre individui residenti nel Comune di Alghero, all’interno della laguna con l’ausilio di una rete risultata essere non conforme alle vigenti normative di settore, avente una lunghezza approssimativa di 600 metri.
Il pescato, inoltre, è risultato avere un peso complessivo di circa 30 kg., eccedente, pertanto, il limite massimo prelevabile da ogni pescatore ricreativo attestato a 5 Kg. al giorno. Oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi da pesca utilizzati, sono state elevate sanzioni per un ammontare complessivo di 6000 €; il pescato è stato giudicato come non idoneo al consumo umano. Nel corso della scorsa notte, compresa tra il 23 ed il 24 settembre, militari in forza alla Guardia Costiera di Alghero ed i Barracelli di Alghero hanno messo in atto un’attività operativa volta a reprimere il fenomeno della pesca ricreativa illegalmente esercitata nello specchio acqueo della laguna del Calich.
L’attività, che si è concretizzata dopo diverse ore di osservazione occulta, ha permesso di appurare l’esercizio della pesca ricreativa, condotta da tre individui residenti nel Comune di Alghero, all’interno della laguna con l’ausilio di una rete risultata essere non conforme alle vigenti normative di settore, avente una lunghezza approssimativa di 600 metri. Il pescato, inoltre, è risultato avere un peso complessivo di circa 30 kg., eccedente, pertanto, il limite massimo prelevabile da ogni pescatore ricreativo attestato a 5 Kg. al giorno. Oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi da pesca utilizzati, sono state elevate sanzioni per un ammontare complessivo di 6000 €; il pescato è stato giudicato come non idoneo al consumo umano